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Linguaggi della poesia moderna

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Manzotti E.

Course director

Description

Obiettivi e contenuti

Premessa.
« Nommer un objet, c’est supprimer les trois quarts de la jouissance du poème qui est faite du bonheur de deviner peu à peu : le suggérer, voilà le rêve ». Così Mallarmé», raffinatissimo «poëte las que la vie étiole» (secondo l’autodefinizione di Les fleurs), il quale «distingueva la moneta spicciola, quella della lingua dell’uso quotidiano, e la valuta di pregio, che è quella della poesia» (E. Bonora, entro un suggestivo raffronto col maccheronico Folengo). Ecco una delle idee-guida della poesia moderna, una delle più influenti, con decisive ricadute sulla lingua, sulla struttura concettuale e simbolica, sullo statuto stesso, anche sociale, della poesia. Non per nulla nel classico studio di Hugo Friedrich il “modello Mallarmé” occupa una posizione assolutamente centrale, che sembra escludere dalla modernità altre soluzioni, magari antitetiche, e forse non meno importanti.

Contenuti generali e obiettivi.
Il corso esamina in una prospettiva ad un tempo semiotica, linguistica e stilistica i modi e il divenire della poesia “moderna”, in primo luogo italiana (ma in prospettiva europea), dal dopo Carducci di Giovanni Pascoli al secondo Novecento di Caproni, Sinigaglia, Calzavara (anche i dialettali, quindi) ed altri. ‘Lingue’, ‘linguaggi’ della poesia: il lessico, certo, che si apre agli apporti più diversi, ma anche e soprattutto le nuove organizzazioni semiotiche e concettuali del testo poetico, in particolare le sue strutture ‘formali’ e logico-relazionali.  L’obiettivo pratico e ultimo, al di là dell’inventario e della descrizione di forme e innovazioni, è senz’altro la costruzione di un modello di analisi linguistica – nel senso esteso più esteso del termine – per il testo poetico.

Progressione schematica.
Posto per cominciare il problema della o delle “modernità” linguistica (e in generale) della poesia, si richiamano poi alcune delle principali caratteristiche semiotiche e linguistiche della “lirica” moderna, esemplificandole a contrasto con specimina di poesia “classica”. Si entra poi in merito, a partire dalle scelte lessicali (Saba, Sinigaglia) e sintattico-semantiche (Pascoli, D’Annunzio, Bertolucci, Calzavara, ecc.), sino alla dimensione relazionale dei “legami” (ad es. di identità, di analogia, di opposizione, di conseguenza ecc.) ed alla dimensione illocutiva degli “atti linguistici” e dei rapporti di dominanza e subalternità tra di essi. 

 

Modalità d'esame

Esame orale in sessione.

L’esame comprende una parte sugli argomenti trattati a lezione e sulla bibliografia «per l’esame» qui sotto elencata (una o due domande); e una parte pratica con l’analisi linguistica – grammaticale, logica, semantica, stilistica, ecc. – di un breve testo poetico, a scelta del candidato e rappresentativo, a suo giudizio, di una delle molteplici “modernità” linguistiche. La durata è di 30-35 minuti. 

 

Bibliografia

  1. I materiali (appunti delle lezioni, specifiche analisi di testi poetici, ecc.) messi a disposizione nel sito del corso.
  2. I due testi seguenti (le cui diverse sezioni sono da leggere o approfondire con criterio, a seconda della loro natura):          
         i) Andrea Afribo e Arnaldo Soldani, La poesia moderna. Dal secondo Ottocento a oggi. Bologna, il Mulino («Itinerari | Filologia e critica letteraria»), 2012, € 22,00          
         ii) Hugo Friedrich(1904-1978), La struttura della lirica moderna. Dalla metà del XIX secolo alla metà del XX secolo. Traduzione dal tedesco di Piero Bernardini Marzolla. Postfazione di Alfonso Berardinelli. Supplemento bibliografico a cura di Riccardo Monti e Fiammetta Bianco, Milano, Garzanti («Gli elefanti | Saggi»), 2012, € 16,50 (1a ed. in questa collana: 2002; 1a ed. sempre da Garzanti: 1958). 1a ed. in tedesco: Die Struktur der modernen Lyrik, Reinbek bei Hamburg, Rowohlt, 1956; 2a ed. «totalmente rielaborata» ed ampliata: 1966.
  3. I capitoletti 24-34 (pp. 161-207) con brevi ma sostanziali letture di testi di Pascoli, D’Annunzio, Di Giacomo, Saba, Rebora, Giotti, Montale, Penna, Caproni, Sereni e Zanzotto, in: Pier Vincenzo Mengaldo, Attraverso la poesia italiana. Analisi di testi esemplari, Roma, Carocci («Storia linguistica italiana | Antologie 17»), 2008, € 18.

Alcuni studi di riferimento e di consultazione:
Roman Jakobson, Poesia della grammatica e grammatica della poesia, in Id., Autoritratto di un linguista. Retrospettive, a c. di L. Stegagno Picchio, Bologna, Il Mulino, 1987, pp. 83-115

Emilio Manzotti, L’‘analisi linguistica’ di un testo poetico, in Educazione linguistica e educazione letteraria: intersezioni e interazioni. Atti del XII Convegno Nazionale Giscel (Cagliari, 14-16 marzo 2002), a c. di C. Lavinio, Milano, Franco Angeli Editore, 2005, pp. 211-50
Emilio Manzotti & Luciano Zampese, Come leggere la poesia, «Nuova Secondaria», a. XXVII (2010), nn. 5-10 (le successive ‘puntate’ sono disponibili sul sito http://www.unige.ch/lettres/roman/italien/index.html dell’Unità d’italiano, sotto la rubrica «Articles et recherches en ligne»).
Pier Vincenzo Mengaldo, Prima lezione di stilistica, Bari-Roma, Laterza, 2001
Pier Vincenzo Mengaldo, La lingua della poesia, cap. X di Id., Storia della lingua italiana: Il Novecento, Bologna, Il Mulino, 1994 (ivi, inoltre, alle pp. 375 sgg., la sezione 10: «Testi poetici» della scelta di testi commentati)
Lorenzo Renzi, Come leggere la poesia, cap. I di Id., Come leggere la poesia. Con esercitazioni su poeti italiani del Novecento, Bologna, Il Mulino, 19914, pp. 13-39
Cesare Segre, L’analisi del testo letterario, parte I di Id., Avviamento all’analisi del testo letterario, Torino, Einaudi, 1985, pp. 6-159


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