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Italian Literature (seminar)

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Prandi S.

Course director

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Contenuti:

Voci letterarie femminili dal Cinque al Settecento

Nel Rinascimento, per la prima volta nella storia letteraria, le scrittrici fanno sentire la loro voce al di fuori di un ambito strettamente religioso e si riconoscono come «gruppo» (Dionisotti), alla difficile ricerca di un’identità in una cultura ancora totalmente maschile. Il seminario, dopo alcune lezioni introduttive volte a fornire alcune coordinate essenziali che introdurranno la querelle des femmes del XVI secolo, affronterà due ambiti all’interno dei quali, tra Cinque e Settecento, si manifesta la scrittura femminile: i luoghi e le forme.

Per quanto riguarda i primi si parlerà della corte a proposito della «donna di palazzo» di Balsassar Castiglione; del salotto animato dalla spregiudicata donna di lettere del Settecento; della famiglia come frontiera varcata dal desiderio femminile nella Raffaella di Alessandro Piccolomini o, al contrario, come luogo che ne delimita strettamente la legittimità in Ludovico Dolce.

La forma di scrittura femminile per antonomasia è la lirica: in questo caso si va dalla faticosa ricerca di un’autonomia rispetto al modello petrarchesco nella poesia di Gaspara Stampa, alla volontà di rovesciare completamente tale archetipo, due secoli dopo, in Pellegra Bongiovanni, al confronto in punta di penna di Veronica Franco con un avversario che cela la propria volontà di dominio sotto il codice della lirica amorosa. La mistica è un'altra forma di letteratura femminile che assume, soprattutto nel Seicento, un valore paradigmatico: tra i molti esempi possibili si è scelto quello della scrittura autobiografica della Clarissa Veronica Giuliani. Vi è infine il trattato, composto da donne per parlare della donna, e più precisamente della presa di coscienza della propria superiorità rispetto all’universo maschile: il seminario si concluderà con due testi che possono essere considerati gli antesignani della riflessione femminista moderna: Il merito delle donne di Moderata Fonte (al secolo Modesta Pozzo de’ Zorzi) e Le nobiltà et eccellenze delle donne di Lucrezia Marinella, entrambi apparsi nel 1600.

Obiettivi:

  • Permettere una contestualizzazione della questione femminile in ambiti storico-culturali diversi da quelli del presente.
  • Permettere la conoscenza di alcuni generi letterari (lirica, epistolografia, diaristica, trattatistica) nella particolare prospettiva tematica assunta dal seminario.
  • Favorire la problematizzazione del concetto di “scrittura femminile” attraverso gli specifici esempi offerti dal seminario.

Modalità didattiche:

Lezioni frontali nella parte introduttiva; relazioni degli studenti e discussioni di gruppo.

Modalità di valutazione:

Non vi sarà un esame orale ma la valutazione delle relazioni dei singoli gruppi; della partecipazione alle discussioni in plenum; delle relazioni scritte finali.

Riferimenti bibliografici:

  • Rethinking Gaspara Stampa in the canon of renaissance poetry, ed. Unn Falkeid and Aileen A. Feng, London, Routledge, 2015.
  • Paola Malpezzi Price, Lucrezia Marinella and the "querelle des femmes" in seventeenth-century Italy, Cranbury, NJ, Fairleigh Dickinson University Press, 2008.
  • Donne e fede: santita e vita religiosa in Italia; a cura di Lucetta Scaraffia e Gabriella Zarri, Roma, Laterza, 1994.
  • Galeazzo Flavio Capra, De la eccellenza e dignita delle donne, Roma, Bulzoni, 1988.
  • T. Tasso, Discorso della virtù femminile e donnesca, Palermo, Sellerio, 1997.

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