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Institutional management of linguistic diversity and cultural

People

Gazzola M.

Course director

Grossi A. A.

Assistant

Description

La diversità linguistica e culturale è diventata un tema oggetto di continua (e per molti versi inedita) attenzione da parte dei governi, delle organizzazioni internazionali, del mondo universitario, dei media e dell’opinione pubblica in senso lato. Ciò genera un continuo susseguirsi di informazioni e prese di posizione in materia di diversità, multilinguismo e multiculturalismo, di cui talvolta è difficile valutare il reale significato e importanza.

Questo semi-corso di 28 ore è organizzato in modo da aiutare gli studenti a comprendere i termini della questione e a capire meglio cos’è la diversità, perché essa è importante e come può essere gestita. Il corso, quindi, non affronta esplicitamente il tema della comunicazione in quanto tale, ma tratta alcune problematiche che la riguardano in tre modi. Più nello specifico:

1. si esaminano alcune delle dimensioni chiave (come il multilinguismo e multiculturalismo) che caratterizzano il contesto nel quale avviene la comunicazione, e si analizzano i concetti che servono a contraddistinguere tali dimensioni;

2. si studiano alcune problematiche riguardo alle quali le organizzazioni (aziende, autorità pubbliche, organizzazioni non profit, ecc.) sono chiamate a prendere delle decisioni al fine di gestire il proprio funzionamento, in particolare per quanto concerne quegli aspetti che sono mediati dalle lingue (ad esempio, la comunicazione interna);

3. si discute un tema, quello della diversità, che gli attori menzionati devono affrontare, formulando e comunicando di conseguenza le loro prese di posizione a riguardo.

Questo corso fornisce un’introduzione generale al concetto di diversità linguistica e culturale, e si concentra in particolare su come questo concetto può essere tradotto in dimensioni operative che si prestano ad essere oggetto di politica pubblica. Successivamente il corso illustra un approccio analitico alla gestione della diversità ancorato nell’analisi delle politiche pubbliche. Nella parte finale del corso l’insegnate e gli studenti scelgono congiuntamente un caso di applicazione pratica, ad esempio la protezione e promozione delle lingue di minoranza o la gestione della comunicazione multilingue nelle organizzazioni internazionali.

Tra le varie dimensioni che caratterizzano la diversità umana, il corso si concentra soprattutto (ma non esclusivamente) su quella linguistica piuttosto che su quella etnica o culturale, in virtù del fatto che la prima dimensione si presta non solo ad essere definita in modo più preciso delle altre due, ma anche ad essere oggetto di specifiche politiche pubbliche.

Il corso è di natura interdisciplinare, sia per metodi che per approccio. Gli strumenti analitici di natura teorica o empirica adoperati per lo studio della diversità linguistica provengono essenzialmente dall’analisi delle politiche pubbliche e dall’economia delle lingue, senza per questo trascurare il contributo di altre discipline come la filosofia politica, la sociolinguistica e l’economia dell’educazione. Per questo motivo il corso presta particolare attenzione alle interconnessioni fra i concetti astratti e la loro applicazione nella realtà.

I temi affrontati per loro natura sono complessi e spesso delicati dal punto di vista sociale e politico. Per questo motivo l’obiettivo del corso non è tanto quello di suggerire o appoggiare una particolare interpretazione della diversità linguistica e culturale, quanto piuttosto quello di fornire agli studenti un insieme mirato di strumenti utili alla comprensione delle problematiche in questione. In questo corso gli studenti:

  • acquisiscono una prospettiva analitica coerente in materia di diversità etnica, linguistica e culturale come complesso fenomeno sociale, politico ed economico;
  • sviluppano la capacità di trattare varie situazioni caratterizzate da un certo grado di diversità etnica, linguistica e culturale come un oggetto di politica pubblica;
  • imparano a combinare concetti e metodi appartenenti a diverse discipline per selezionare, elaborare e valutare le politiche pubbliche nell’ambito della diversità etnica, linguistica e culturale.

Il corso è impartito in lingua italiana. La maggior parte dei materiali didattici sono disponibili in inglese. Si incoraggia l’uso di altre lingue nell’interazione informale, e in particolare del francese, del tedesco e dell’inglese.

Valutazione
La valutazione si basa sulla verifica della conoscenza del contenuto del corso e su un saggio da consegnare qualche settimana prima della fine delle lezioni. Le linee guida da seguire nella redazione del saggio vengono presentate in un documento a parte. Lo studente deve presentare e discutere in modo critico un articolo a scelta fra quelli messi a disposizione dal docente all’inizio del corso. Il saggio può essere redatto in italiano, francese e inglese a scelta dello studente. Esso conta per il 30% del voto finale. L’esame orale invece conta per il restante 70%. Durante l’esame orale lo studente dovrà rispondere a una domanda su uno dei temi affrontati durante il corso, e dovrà replicare ai commenti fatti per iscritto dal docente sul saggio presentato.

Riferimenti bibliografici
Data la natura innovativa e interdisciplinare del corso, non esiste un manuale che corrisponde ai bisogni del corso. La lista di testi riportata qui sotto, tuttavia, copre tutti i principali concetti utilizzati durante il corso.

Altarriba, Jeanette and Heredia, Roberto R. (eds.), 2008: An Introduction to Bilingualism. Principles and Processes. New York: Lawrence Erlbaum.

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