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Judicial communication

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Cerutti D.

Course director

Description

Contenuti
L’interesse per la comunicazione giudiziaria è in continua espansione. Esso è dettato dalla rivoluzione con la quale il “terzo potere” è confrontato negli ultimi tempi. La giustiza sta affrontando un passaggio che gli organi legislativi ed esecutivi hanno già conosciuto. L’ambiente giudiziario, infatti, è noto sin dalle sue origini per il suo mondo chiuso (si pensi al segreto dell’istruzione, alle deliberazioni a porte chiuse ecc.). Oggi, di contro, esso scopre, con crescente coinvolgimento la comunicazione, la necessità di trasparenza ed è confrontato con la curiosità del pubblico. In altre parole, il mondo giudiziario sta passando da un paradigma di segreto a uno di trasparenza.

Ciò posto, la comunicazione giudiziaria – intesa come comunicazione che vede protagonista l’autorità giudicante –, può essere vagliata segnatamente in tre maniere: primo, una comunicazione esterna e, dall’altro, una comunicazione interna. Con la prima si è soliti indicare gli atti che esplicano effetti all’esterno dell’autorità giudicante. Su questo aspetto, il corso si dipartirà dall’esame della cronaca giudiziaria, intesa nel suo senso “classico”, cioè la possibilità per un giornalista di assistere alle deliberazioni, l’eventuale bisogno di essere accreditati per ci e riportarne gli esiti in favore del pubblico. Si passerà in seguito all’esame dei nuovi mezzi di comunicazione, quali Twitter e Facebook, per vagliare il loro impatto sulla realtà giudiziaria, e meglio sulla nozione di “pubblicità dei dibattimenti” (in particolare ci si può chiedere se una persona può o no “twittare” o indicare su Facebook l’evoluzione del processo che la vede, se del caso, coinvolta). Un altro aspetto da non trascurare è il quesito di sapere se le udienze possano essere filmate e/o trasmesse in diretta per il pubblico. Sempre in quest’ambito esterno è lecito esaminare il ruolo di eventuali campagne stampa contro singoli giudici o contro le autorità in corpore, come pure la possibilità per le autorità di spiegare, al pubblico, una propria decisione.

Secundo, di contro, s’intendono gli atti comunicativi che si svolgono all’inter- no delle autorità giudicanti. Si pensi alla presa di decisione – per via di deliberazione o di circolazione – e alla decisione stessa (che non riflette per forza l’esito delle discussioni interne; per esempio per il ruolo pressoch inesistente, in Svizzera, di opinioni dissidenti o concorrenti). E, tertio, il corso presenterà anche le fughe di notizia dalle autorità.

Da ultimo, nell’aspetto comunicativo, nel corso verranno presentati alcuni esempi emblematici di linguaggio e argomentazione giudiziarie.

Il corso, in sintesi, sarà strutturato sul diritto svizzero con un ampio sguardo alle principali istituzioni straniere. Così da avere un notevole paragone con l’estero in una dinamica comparata indispensabile per una completa disamina del tema.

Modalità d’esame
Al termine del corso verrà richiesto di redigere un paper.

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