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History of literary genres

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Gallinaro I.

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I margini dell’Infinito. Da Leopardi a Ungaretti e Montale
L’Infinito leopardiano, sonetto “senza fine”, con un verso in più a oltrepassarne i limiti tradizionali, è un gioco perfetto di endecasillabi che si sovrappongono creando una struttura che davvero sembra sfidare la misura metrica e formale, sciogliendo i confini di una forma consolidata, di un genere. Il margine che quei versi superano ritorna, a volte eco perfetta, a volte nostalgia di un oltre che non esiste più, a volte un titolo, a volte una poesia intera, nell’opera di Ungaretti e Montale. A partire dall’Allegria di naufragi, memore del penultimo verso dell’Infinito, all’ellittica evocazione del dolce naufragio leopardiano nel titolo Cielo e mare, poi mutato in Mattina, del celebre «M’illumino / d’immenso». Fino al muro montaliano, spesso sospeso su orizzonti di mare, ma ormai quasi invalicabile. Dalla Casa sul mare di Montale, non tutti, ma «solo chi vuole s’infinita». Per gli altri il «viaggio finisce qui». «Finisce»: giunge a un finis, a un confine che per Montale sempre si ripresenta nel desiderio di un varco, di un passaggio. Ma perfino La casa dei doganieri, luogo simbolo del passaggio, questa volta definitivo tra la vita e la morte, non esiste più. Il confine non solo non è valicabile: forse non è nemmeno più visibile. Difficile a questo punto dire dove siamo e chi siamo.

Modalità d’esame
Orale in sessione.

Bibliografia
Per Eugenio Montale

Eugenio Montale, Ossi di seppia, a cura di Pietro Cataldi e Floriana d'Amely, con un saggio di Pier Vincenzo Mengaldo e uno scritto di Sergio Solmi, Milano, Mondadori, 2003 (a lezione sarà dato l'elenco delle poesie da studiare).
Marco Villoresi, L'autore e il suo tempo, in Come leggere Ossi di seppia, Milano, Mursia, 1997, pp. 7-46 (nei materiali on line).
Tiziana Arvigo, Guida alla lettura di Montale: Ossi di seppia, Roma, Carocci, 2003 (le pagine relative alle poesie analizzate a lezione).
Italo Calvino, Forse un mattino andando, in Letture montaliane in occasione dell'80° compleanno del Poeta, Genova, Bozzi editore, 1977, pp. 37-45 (nei materiali on line).
Per Giuseppe Ungaretti
Giuseppe Ungaretti, L'allegria, in Vita d'un uomo. Tutte le poesie, a cura e con un saggio di Carlo Ossola, Milano, Mondadori, 2009 (a lezione sarà dato l'elenco delle poesie da studiare).
Del volume dovranno essere lette anche l'Introduzione, di Carlo Ossola, pp. XI-XLVI; Cronologia, pp. XLIX-CLIV; Ragioni di una poesia, pp. 5-38; Note a cura dell'autore e di Ariodante Marianni, pp. 731-762).
Da Giuseppe Ungaretti, Vita d'un uomo. Saggi e interventi, a cura di Mario Diacono e Luciano Rebay, Milano, Mondadori, 2001, le seguenti parti, che verranno anche caricate sulla piattaforma on line:
- Ricordo del primo incontro con Ettore Serra e della stampa del 1916 del «Porto sepolto» (1936), pp. 281-282.
- Secondo discorso su Leopardi, pp. 451-496.
- Indefinibile aspirazione (1947-1955), pp. 741-746.
- Difficoltà della poesia, pp. 792-814.
- Ungaretti commenta Ungaretti (1963), pp. 815-828.
Carlo Ossola, Ungaretti poeta, Venezia, Marsilio, 2016 (solo i primi tre paragrafi della parte intitolata Miti e strutture del testo, pp. 227-277).
Approfondimento
Hans Blumemberg, Naufragio con spettatore. Paradigma di una metafora dell'esistenza, Introduzione all'edizione italiana di Remo Bodei, Bologna, Il Mulino, 2001.

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