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History, Culture and Spirit

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Dupuigrenet Desroussilles F.

Course director

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Contenuti

Storia culturale delle emozioni in epoca medievale e moderna (II sec. –XVII sec.)

Il corso è una introduzione alla storia delle emozioni, campo storiografico nuovo che da una ventina di anni si è affermato, negli stati uniti come in Europa, come una alternativa, o per lo meno un complemento necessario, alla storia delle mentalità.  Presenterò il contesto culturale dell’espressione delle emozioni nel pianto e nel riso, dalle origini cristiane fino alla fine del Settecento – dunque nelle società cristiane del periodo medievale e “early modern” -, confrontandolo con i “grandi racconti” della storiografia che risalgono agli anni Trenta del secolo scorso, in particolare con le opere di Lucien Febvre, Norbert Elias e Johann Huizinga, che tutti e tre attribuivano un ruolo centrale al De civilitate morum puerilium di Erasmo (1530) nell’imposizione di un presunto controllo sociale delle emozioni da parte dello stato moderno.
La prima lezione evocherà queste grandi figure storiografiche prima di soffermarsi sul passaggio dalla storia delle mentalità alla storia delle sensibilità con particolare attenzione alle grandi inchieste sul significato sociale deli sentimenti, lanciate dal medievista francese Jacques Le Goff negli anni ’80, e alla tematica del sentimento della morte, esplorata per primo dallo storico franco-italiano Alberto Tenenti prima dei libri diventati classici di Philippe Ariès o Michel Vovelle sull’argomento. Proseguiremo con due lezioni dedicate alla teologia medievale delle lacrime e a quella del riso, partendo da un capitolo famoso del Nome della rosa di Umberto Eco (1980) sull’esegesi dei passi evangelici proposta da teologi e scrittori cristiani al fine di dimostrare che Gesù non approvava il riso. Se gli autori delle regole monastiche, come più tardi i giansenisti del Seicento e del Settecento attribuivano molta importanza alla proibizione del ridere per una corretta imitazione di Cristo, un’altra tradizione cristiana distingueva il riso negativo da quello positivo, e, con san Francesco, esaltava quest’ultimo come un’anticipazione della felicità paradisiaca. Queste due tradizioni cristiane opposte si ricollegavano alle teorie pagane antiche del riso e del pianto, illustrate da Aristotele e Cicerone, e alla tradizionale iconografia di Democrito ed Eraclito - il filosofo che ride e quello che piange.
Saranno poi commentati cinque autori, in un arco cronologico che va dal Trecento al Seicento:

  • Petrarca: una scelta di testi del Canzoniere dove “de' passati miei danni piango et rido” (67, e17, 42, 123,126, 149, 159, 249, 267, 348)
  • Marsilio Ficino: la lettera del 1480 a Lorenzo di Medici in cui l’uomo di bell’aspetto è definito come gratiose ridentem
  • Erasmo che sostenne una controversia nel 1499 sul significato delle lacrime di Cristo al momento della crocefissione, e dedicò un capitolo al riso nel suo De civilitate morum puerilium (1530), il trattato sulle buone maniere che fu il più influente nell’arco del Cinquecento
  • François Rabelais: i passi del capitolo XVII del Quarto libro (1552) su personaggi antichi letteralmente morti dalle risate davanti a spettacoli imprevisti.
  • Blaise Pascal: la X Lettera provinciale (1657) sul giusto uso del riso contro i vanitosi

 

* I testi latini di Ficino e Erasmo, e quelli francesi di Rabelais e Pascal, saranno forniti in traduzione italiana

Le analisi testuali saranno seguite da un panorama dell’iconografia cristiana delle lacrime e del riso.
Due ultime lezioni presenteranno il passaggio, durante il Settecento, ad una concezione e a una pratica non religiosamente definita delle emozioni.

Obiettivi didattici

Alla fine del corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito la padronanza di tre campi: le teorie antiche, medievali e moderne delle emozioni; il ruolo dato alle emozioni dalla pratica religiosa tra l’antichità tardiva e il Settecento; i diversi approcci storiografici alla storia delle emozioni, dal Romanticismo a oggi.

Modalità didattiche

Il corso sarà dato interamente in presenza.

A causa della permanenza del docente negli Stati Uniti l’esame orale finale si svolgerà online. Consisterà nella presentazione e nel commento di un documento letterario o iconografico già studiato durante il corso, seguita da una discussione con il docente. Si valuterà in ugual modo la presentazione specifica del documento e la capacità dello studente a contestualizzarlo e collegarlo con il tema generale del corso.

Bibliografia di riferimento

  • Barbara H. Rosenwein, Generations of feeling. A History of Emotions 600-1700. Cambridge: CUP, 2016 (ed. italiana Barbara H. Rosenwein, Generazione di sentimenti. Una storia delle emozioni 600-1700, Roma: Viella, 2016).

Bibliografia di approfondimento

  • Piero Camporesi, Le officine dei sensi. Il corpo, il cibo, i vegetali. La cosmografia interiore dell'uomo, Milano : Garzanti, 2009 (1a ed. 1985)
  • James Elkins, Dipinti e lacrime. Storie di gente che ha pianto davanti a un quadro, Milano: Mondadori, 2009 (1a ed. americana 2001)
  • Anna Fontes Baratto, ed. De qui, de quoi se moque-t-on. Rire et dérision à la Renaissance, Paris: Presses de la Sorbonne Nouvelle, 2004 (“Cahiers de la Renaissance italienne”, n. 5)
  • Georges Minois, Storia del riso e della derisione, Bari: Dedalo, 2004 (1a ed. francese 2000).
  • Piroska Nagy-Zombory, Le don des larmes au Moyen Age, Paris: Albin Michel, 2000
  • Michael Screech, Laughter at the foot of the cross, Chicago: The University of Chicago Press, 1998

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