La vita delle cose: materia, oggetto e immaginazione in Dante
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Abstract
La vita delle cose: materia, oggetto e immaginazione in Dante è un convegno previsto per il VII centenario della morte di Dante Alighieri (Lugano, 25-26 febbraio 2021). Esso intende affrontare la questione del "realismo" dantesco sulla base di una prospettiva fortemente innovativa che, riprendendo il concetto di «dargestellte Wirchirklichkeit» di Eric Auerbach (Mimesis), mira a coniugare in modo originale due tradizioni critiche: quella che si è concentrata sulla forza di oggettivazione della poesia dantesca e quella che ha indagato i caratteri e le potenzialità creative che Dante assegna all'immaginazione. Il convegno intende rileggere le tesi auerbachiane anche alla luce delle riflessioni di Walter Benjamin sull'«immagine dialettica», in cui consiste il senso più profondo della sua visione della storia e della tradizione. Questa prospettiva consentirà di spostare l'accento dalla concezione del "realismo" figurale di Auerbach a una chiave di lettura incentrata sulla sul ruolo dinamico dell’immaginazione dantesca come «Einbruchstelle», luogo di rottura ed eccezione del carattere inerziale della storia. Il convegno è suddiviso in quattro sezioni: Concepire, che intende fissare alcune coordinate teoriche riguardo alla forza oggettivante e alle modalità espressive della poesia dantesca; Immaginare, che si soffermerà sui caratteri e le prerogative dell’immaginazione dantesca; Raffigurare, dedicata a quella potente e sintetica forma espressiva che è la rappresentazione iconica; infine Scrittori contemporanei di fronte a Dante, che affronterà il tema della concreta ricezione della poesia dantesca, rappresentata delle esperienze di scrittura di tre autori contemporanei.