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Gestione istituzionale della diversità linguistica e culturale

Persone

Gazzola M.

Docente titolare del corso

Descrizione

Obiettivi
Questo corso permette agli studenti di comprendere le più importanti dimensioni della diversità linguistica e culturale, e di capire come la diversità può essere gestita tramite politiche pubbliche. Ci si soffermerà in particolare sul concetto di politica linguistica e sulle sue componenti. I temi affrontati per loro natura sono complessi e spesso delicati dal punto di vista sociale e politico. Per questo motivo l’obiettivo del corso non è tanto quello di suggerire o appoggiare una particolare interpretazione della diversità linguistica e culturale, quanto piuttosto quello di fornire agli studenti un insieme mirato di strumenti analitici adeguati alla comprensione della diversità linguistica e culturale.
In questo corso gli studenti:

  • Acquisiscono una prospettiva analitica coerente in materia di diversità linguistica e culturale come complesso fenomeno sociale, politico ed economico.
  • Sviluppano la capacità di trattare varie situazioni caratterizzate da un certo grado di diversità linguistica e culturale come un oggetto di politica pubblica.
  • Imparano a combinare concetti e metodi appartenenti a diverse discipline per selezionare, elaborare e valutare le politiche pubbliche nell’ambito della diversità linguistica e culturale.

Contenuti
Il corso illustra un approccio analitico alla gestione della diversità ancorato all’analisi delle politiche pubbliche. Studieremo come una politica linguistica può essere valutata, secondo quali criteri e usando quali indicatori. Nella parte finale del corso si illustrano dei casi di applicazione pratica, ad esempio, la protezione e promozione delle lingue di minoranza la gestione della comunicazione multilingue nelle organizzazioni internazionali o nell’amministrazione federale svizzera.
Fra le varie dimensioni che caratterizzano la diversità umana, il corso si concentra soprattutto (ma non esclusivamente) su quella linguistica in virtù del fatto che essa si presta non solo ad essere definita in modo più preciso dell’altra, ma anche ad essere oggetto di specifiche politiche pubbliche (le politiche linguistiche). Il corso è di natura interdisciplinare, sia per metodi che per approccio. Gli strumenti analitici di natura teorica o empirica adoperati per lo studio della diversità linguistica provengono essenzialmente dall’analisi delle politiche pubbliche e dall’economia delle lingue, senza per questo trascurare il contributo di altre discipline come la filosofi a politica, la sociolinguistica e l’economia dell’educazione. Per questo motivo il corso presta particolare attenzione alle interconnessioni fra i concetti astratti e la loro applicazione alla realtà.

Impostazione pedagogico-didattica
Il corso è impartito in lingua italiana. La maggior parte dei materiali didattici sono disponibili in inglese. Si incoraggia l’uso di altre lingue nell’interazione informale, e in particolare del francese, del tedesco e dell’inglese.

Modalità d'esame
La valutazione si basa sulla verifica della conoscenza del contenuto del corso e su un saggio da consegnare qualche settimana prima della fine delle lezioni. Le linee guida da seguire nella redazione del saggio vengono presentate in un documento a parte. Lo studente deve presentare e discutere in modo critico un articolo a scelta fra quelli messi a disposizione dal docente all’inizio del corso. Il saggio sarà commentato per iscritto dal docente. Esso conta per il 30% del voto finale. L’esame orale invece conta per il restante 70%. Durante l’esame orale lo studente dovrà replicare ai commenti del docente e rispondere a una domanda su uno dei temi affrontati durante il corso.

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