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Letteratura medievale e umanistica

Persone

Bologna C.

Docente titolare del corso

Descrizione

Contenuti

Coinvolgimento e distacco nella tradizione letteraria italiana.

Il corso esaminerà in dettaglio la vicenda del costituirsi di una tradizione letteraria italiana, dal Due al Cinquecento, in una complessa dialettica fra coinvolgimento e distacco di cui sono testimonianza limpida alcuni nodi storiografici fondamentali legati ai nostri più grandi classici, che verranno studiati non solo in quanto scrittori, ma anche nella loro veste di intellettuali e di operatori culturali, il cui segno si imprime sulle sorti della civiltà italiana ed europea.
Anzitutto la riflessione di Dante sulla poesia romanza e il suo innesto nella relazione fra “potere della lingua” e “lingua del potere”. Quindi il confronto di Petrarca con la classicità e con la memoria degli Antichi, propiziato da un inedito rapporto fra lo scrittore e il potere monarchico. Ancora, la funzione svolta da Boccaccio nel comporre per la prima volta un “canone della Modernità”, da autentico “inventore della letteratura italiana”. Quindi, entro l’universo in espansione dell’editoria cinquecentesca, la posizione del nuovo intellettuale “normativo”, nel rapporto di natura quasi “industriale” che stringe Pietro Bembo e Aldo Manuzio. Infine, il ruolo della “galassia Ariosto” nella maturazione e nella crisi del genere-poema, in un’apertura verso la nuova forma-romanzo, che un secolo più tardi culminerà nel Don Chisciotte di Cervantes e nella sua ricezione europea.
I termini coinvolgimento e distacco verranno dunque accolti quali categorie antropologiche e storiografiche, letterarie ed estetiche, poetologiche e socio-culturali, capaci di connotare il rapporto dei grandi classici con la tradizione entro cui si sono formati e che a loro volta hanno contribuito a orientare e dimensionare verso il futuro.

Obiettivi didattici
Obiettivo fondamentale del corso è l’acquisizione di un quadro documentario e problematico della letteratura italiana fra Medio Evo ed Umanesimo, imperniato sulla categoria di tradizione. Questa categoria verrà esaminata muovendo dalla fortuna di alcuni testi-chiave, che si chiederà di imparare a valutare con adeguata strumentazione filologico-ermeneutica, contestualizzandoli rispetto alla descritta dialettica storiografica di coinvolgimento e distacco.

Modalità didattiche:
Il corso si fonderà su lezioni frontali, ma sarà aperto ad eventuali interventi di carattere seminariale, da concordare preliminarmente fra il docente e la classe.

Modalità di valutazione
L’esame si terrà in forma orale. La valutazione sarà imperniata sulla capacità di argomentare intorno alla storia culturale e letteraria esaminata durante il corso e all’analisi dei testi relativi, muovendo lungo un percorso che fin dall’inizio della prova lo stesso studente sarà invitato a impostare liberamente secondo una sua scelta personale.

Bibliografia:

  • G. Contini, Saggio d’un commento alle correzioni del Petrarca volgare, Preliminari sulla lingua del Petrarca; Implicazioni leopardiane, in Id., Varianti e altra linguistica, Einaudi, Torino 1970, rispettivamente pp. 5-31, 169-192, 41-52.
  • S. Debenedetti, I frammenti autografi dell'Orlando Furioso, a cura di C. Segre, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2010.
  • M. Cursi, La scrittura e i libri di Giovanni Boccaccio, Viella, Roma, 2013.

Bibliografia d'esame

  • C. Bologna, Tradizione e fortuna dei classici italiani, 2 voll., Einaudi, Torino, 1994.

A scelta, uno dei seguenti volumi:

  • E. Curtius, Letteratura europea e Medio Evo latino, La Nuova Italia, Scandicci, 1992 (esclusi gli Excursus conclusivi);
  • A. Petrucci, Letteratura italiana: una storia attraverso la scrittura, Carocci, Roma 2017.

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