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Letteratura e libri di testo

Persone

Bisello E.

Docente titolare del corso

Crippa L.

Docente titolare del corso

Descrizione

Contenuti

 Il canone che tramanda una letteratura non è composto soltanto dai classici che ne sono la struttura portante, il modello e la memoria, bensì anche - ad ogni generazione - dai libri di testo che di quei classici disegnano un percorso antologico, mettendo in rilievo alcuni generi e autori e marginalizzandone altri. Il “metagenere” dell’antologia letteraria, sia essa “canonica” o scolastica, si può affrontare secondo più di una prospettiva: da un lato l’antologia si configura come ricombinazione di secondo grado di testi estratti da “opere prime”: sono i brani prelevati dalla “seconde main” (A. Compagnon, 1979) del compilatore e poi disposti, “sedimentati” in una nuova sistemazione critica. D’altro lato, il processo di addizione/repertorio di testi si può intendere in senso orizzontale e strutturale, come allineamento di distinte tipologie di genere, in primis con la giustapposizione di poesia e prosa: questo piano trova un suo corrispettivo testuale nelle antologie letterarie “generaliste” (P. Giovannetti, 2004): si tratta della tradizione, continua nell’arco del Novecento, delle antologie miste, fenomeno di ibridazione che dà luogo alla compresenza – non senza attriti e dibattiti teorici (nella sua antologia del ’37 Govoni parla di «sacrilega mescolanza») – dei due macrogeneri. Se Leopardi assegnava il materiale antologico a due diverse Crestomazie: rispettivamente della prosa (1827) e della poesia (1828) - ciascuna con distinti criteri di ordinamento -, nelle antologie plurigeneri tutto confluisce in un’unica silloge, secondo criteri di riorganizzazione che si esamineranno negli esemplari antologici proposti. Nel primo Novecento a determinare l’intersezione è la teoria estetica crociana, che non ammette distinzioni di generi, sviliti a “pregiudizi sull’arte” (si veda Poeti d’oggi di Papini e Pancrazi, 1920), mentre in raccolte successive a motivare il contemperarsi di prosa e poesia è un’istanza didattica: è il caso di Contini, che nella Letteratura dell’Italia unita (1968) propone l’illustrazione panoramica-florilegio dell’intera tradizione letteraria, un «bilancio-campionario» che si traduce in canone. In un arco di tempo che si snoda dal primo Novecento fino agli anni Ottanta, il versante dell’antologia scolastica d’autore è rappresentato da La vita di Natalia Ginzburg (1981), dove l’ordinamento, al di là delle partizioni di genere e forma, si articola in voci che ricapitolano i momenti cruciali della vita, dove la letteratura è intesa innanzitutto come documento umano, le cui parole «accendono dinanzi agli occhi […] una zona di realtà».

Bibliografia generale di riferimento
(indicazioni di complemento si daranno all’inizio del corso)

A. Argomenti trattati al corso

B. Testi

- G. Leopardi, Crestomazia italiana. La prosa, 1827; a cura di G. Bollati, Torino, Einaudi, 1968 [parti indicate durante il corso]

- G. Pascoli, Fior da fiore, Firenze, Sandron, 1902 [parti indicate durante il corso]

- G. Papini e P. Pancrazi, Poeti d’oggi (1900-1920), con notizie biografiche e bibliografiche, Firenze, Vallecchi, 1920 [ristampa del 1925 disponibile in formato digitale]; ma anche ed. a cura di A. Romanello, Milano, Crocetti, 1996 [parti indicate durante il corso]
- G. Contini, Letteratura dell’Italia unita 1861-1968 [1968]. Introduzione di C. Segre, Milano, Rizzoli (“Bur”), 2012 [parti indicate durante il corso]
- N. Ginzburg – C. Gallo, La Vita. Antologia italiana per la scuola media (3 volumi), Novara, De Agostini, 1981[parti indicate durante il corso]
C. Bibliografia critica
-C. Ossola, Brano a brano. L’antologia d’italiano nella scuola media inferiore, Bologna, il Mulino, 1978, cap. I, pp. 47-137.

- L’antologia, forma letteraria del Novecento, a cura di S. Pautasso e P. Giovannetti, Lecce, Pensa Multimedia, 2004 (i due saggi introduttivi di S. Pautasso, Antologia come «forma letteraria» del Novecento, pp. 9-16; e di P. Giovannetti, Dalla tradizione al canone, pp. 17-28).

Obiettivi didattici:

  • Capacità di delineare un quadro articolato dell’istituto dell’antologia poetica, dagli antecedenti ottocenteschi fino al secondo Novecento;
  • capacità di individuare i criteri di inclusione/esclusione dei canoni antologici alla luce dei mutamenti culturali trattati, in particolare nell’arco di tempo che si estende dal primo Novecento fino agli anni Ottanta, con specifica attenzione alle raccolte generaliste, comprensive di poesia e prosa;
  • sapere rielaborare con ampiezza di visione storica i contenuti dell’insegnamento, esponendoli con chiarezza e padronanza critica.

Modalità didattiche:

Lezioni frontali in presenza, alternate con videolezioni in asincrono. Sulla piattaforma saranno inseriti eventuali materiali difficilmente reperibili in commercio e in biblioteca.

Modalità di valutazione:

Colloquio orale in sessione [valutazione pari al 100%], con interrogazione di circa 30 minuti. La valutazione è commisurata ai seguenti parametri:

  • preparazione accertata su ogni parte del programma;
  • assimilazione e restituzione ragionata e personale dei contenuti;
  • fluidità ed precisione espositiva.

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