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Letteratura medievale e umanistica

Persone

Bologna C.

Docente titolare del corso

Descrizione

Gli “strati” storico-letterari nella tradizione italiana.

Contenuti

 Il corso affronterà il tema della “stratificazione” di livelli testuali e storico-letterari come successione di immagini dialettiche capaci di costituire una rappresentazione identitaria nella tradizione letteraria italiana medioevale e rinascimentale. Si presenterà il problema della ricostruzione di un percorso storico-letterario coerente attraverso una “filologia degli scarti, dei dislivelli, delle fratture”. Si esaminerà l’idea romantica e positivistica di una “geologia” o “archeologia” della cultura. Verranno presi in esame soprattutto alcuni luoghi storiografici fondamentali legati ai nostri più grandi classici, in cui che verranno studiati non solo in quanto scrittori, ma anche nella loro veste di intellettuali e di operatori culturali, il cui segno si imprime sulle sorti della civiltà italiana ed europea.

  La rilettura di una linea storiografica “italiana” attraverso il sovrapporsi e l’articolarsi dialettico di “strati” culturali consentirà di cogliere in profondità il senso stesso della “tradizione”. Si esaminerà in primo luogo la riflessione di Dante sulla poesia romanza e il suo innesto nella relazione fra “potere della lingua” e “lingua del potere”. Una tappa fondamentale di questa stratificazione storica è costituita dalla stessa tradizione manoscritta di Dante, mediata da sistemi di commento verbali e visualizzati, che si studieranno nelle linee di forza fondamentali. Quindi si ripercorreranno negli snodi centrali il confronto di Petrarca con la classicità e con la memoria degli Antichi, e  la funzione svolta da Boccaccio nel comporre per la prima volta un “canone della Modernità”, da autentico “inventore della letteratura italiana”. Quindi, entro l’universo in espansione dell’editoria cinquecentesca, si metterà in luce la posizione del nuovo intellettuale “normativo”, nel rapporto di natura quasi “industriale” che stringe Pietro Bembo e Aldo Manuzio. L’ultimo “strato” della nostra tradizione culturale delle Origini sarà individuato il ruolo della “galassia Ariosto”, nella quale vengono a compimento numerosi livelli di tradizione epico-narrativa: si illustreranno anche la maturazione e la crisi del genere-poema, in un’apertura verso la nuova forma-romanzo, che un secolo più tardi culminerà nel Don Chisciotte di Cervantes e nella sua ricezione europea.

Testi di riferimento

- C. Bologna, Tradizione e fortuna dei classici italiani, 2 voll., Einaudi, Torino 1993.

- M. Eisner, Boccaccio e l’invenzione della letteratura italiana. Dante. Petrarca, Cavalcanti e l’autorità del volgare, Salerno ed., Roma 2021.

- A. Petrucci, Letteratura italiana: una storia attraverso la scrittura, Carocci, Roma 2017.

- C. Bologna, La macchina del “Furioso”. Lettura dell’“Orlando” e delle “Satire”, Einaudi, Torino 1998.

Obiettivi didattici
Obiettivo fondamentale del corso è l’acquisizione di un quadro documentario e problematico della letteratura italiana fra Medio Evo ed Umanesimo, imperniato sulla categoria di tradizione come sistema di scarti. Questa categoria verrà esaminata muovendo dalla fortuna di alcuni testi-chiave, che si chiederà di imparare a valutare con adeguata strumentazione filologico-ermeneutica.

Modalità didattiche
 
Il corso si fonderà su lezioni frontali, ma sarà aperto ad eventuali interventi di carattere seminariale, da concordare preliminarmente fra il docente e la classe.

Modalità di valutazione
 
L’esame si terrà in forma orale. La valutazione sarà imperniata sulla capacità di argomentare intorno alla storia culturale e letteraria esaminata durante il corso e all’analisi dei testi relativi, muovendo lungo un percorso che fin dall’inizio della prova lo stesso studente sarà invitato a impostare liberamente secondo una sua scelta personale.

Offerta formativa