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Storia del pensiero ebraico del Medioevo e del Rinascimento

Persone

Busi G.

Docente titolare del corso

Guidi A.

Docente titolare del corso

Descrizione

Cattedra finanziata dalla Cukier, Goldstein-Goren Foundation

Il corso è aperto a tutto il pubblico interessato

 

Modulo del prof. Busi

 

Mistica e filosofia nell’Ebraismo: Incontri e scontri, attraverso due millenni di storia

Contenuti

Il corso intende condurre alla scoperta dell’intreccio tra due indirizzi di pensiero che accompagnano l’ebraismo da almeno due millenni. Da una parte, si parlerà di mistica, dai testi misteriosi dell’apocalittica antica, attraverso gli scritti esoterici prodotti nei primi secoli dell’era volgare, e fino alle opere cabbalistiche, fiorite in età medievale.

Dall’altra, ci si confronterà con una parabola intellettuale non meno lunga e influente, quella della filosofia ebraica. Ad aprire l’avventura filosofica tra gli ebrei di lingua greca è Filone Alessandrino. Platonico per formazione, ebreo per fede, di penna versatile ed elegante, Filone impersona l’incontro, epocale, tra logos ellenico ed insegnamenti biblici, che tanta parte avrà anche nella letteratura patristica cristiana. Dopo Filone, il corso toccherà la simbiosi filosofica giudeo-araba, per spingersi poi verso le grandi sintesi medievali, e approfondire la Guida dei perplessi di Mosè Maimonide, senza trascurare l’affascinazione che questo filosofo ebreo esercitò su Tommaso d’Aquino.

Ed è qui, nel bacino delle credenze e dei conflitti teorici medievali, che le due correnti, quella mistica e quella filosofica, s’intreccianno e si sovrappongono l’una all’altra. “Un passo biblico senza commento è come un sogno non interpretato” – è la massima di un mistico ebreo vissuto nella Penisola iberica nel XIII secolo. Seguendo questa urgenza interpretativa, il corso si concentrerà infine sul significato dell’ermeneutica e del simbolismo ebraico nella tradizione rinascimentale, con una particolare enfasi sul pensiero di Giovanni Pico della Mirandola.

Bibliografia essenziale

  • Giulio Busi, La qabbalah, Laterza, Roma-Bari (I ed. 1998)
  • Mauro Zonta, La filosofia ebraica medievale: Storia e testi, Laterza, Roma- Bari, 2002

Modulo della Prof.ssa Guidi

Salomone nella cultura ebraica e cristiana del Rinascimento
Contenuti:

Archetipo del sapiente versato in ogni disciplina, modello di re giusto, di poeta raffinato ma anche di esperto nelle oscure arti della magia, il re Salomone è una figura ricorrente nella produzione filosofica ed esegetica dei dotti cristiani ed ebrei in epoca medievale. Autore, per entrambe le tradizioni, del libro dei Proverbi, dell'Ecclesiaste e del Cantico dei Cantici, Salomone gode inoltre di una indiscussa autorità nel campo della morale, della conoscenza del mondo naturale e della"scienza d'amore". Nel XV e XVI secolo, la rinascita delle arti, delle lettere e delle scienze di cui gli umanisti si fecero promotori e la riscoperta del pensiero e delle opere di Platone condussero a rileggere anche il percorso sapienziale e la vicenda amorosa dell'antico re biblico in una nuova luce. In questi anni, la cultura ebraica elabora in particolare una rappresentazione di Salomone come modello di saggio le cui competenze in ogni campo eguagliavano o superavano quelle auspicate nei curricula umanistici. Attraverso il riferimento al re di Israele alcuni autori interpretarono così in chiave giudaica temi in parte elaborati dalla cultura cristiana.

Il corso intende esplorare alcuni episodi della fortuna salomonica quattro e cinquecentesca in ambiente ebraico, con particolare riferimento alla rivisitazione in chiave tardo-umanistica operata da Isaac Abravanel, Yoḥanan Alemanno e Leone Ebreo.

Bibliografia

  • Angela Guidi, « Il sapiente universale nel Commento al Libro dei Re di Isaac Abravanel (1437-1508) », Accademia. Revue de la société Marsile Ficin, 8 (2006) [2008], p. 61-79.
  • Angela Guidi, Sofia e i suoi dubbi. L’immagine della filosofia nei Dialoghi d’amore di Leone Ebreo, in The Medieval Paradigm. Religious Thought and Philosophy, ed. by G. D’Onofrio, Turnhout, Brepols, 2012, p. 847-877.
  • Arthur M. Lesley, Il ritorno agli antichi nella cultura ebraica tra Quattro e Cinquecento, inGli ebrei in Italia, 2 vol., Torino, Einaudi, 1997, t. I, p. 387–409.

Obiettivi didattici
Sebbene il corso sia dedicato a un tema piuttosto specifico, che di solito non fa parte del bagaglio di cultura generale richiesto a uno studente universitario, per accedervi non vengono richiesti speciali prerequisiti. L’obiettivo propedeutico è infatti quello di mostrare l’interazione tra una cultura minoritaria, in questo caso quella ebraica, e i vari ambiti maggioritari in cui questa si è di volta in volta trovata a misurarsi. In particolare, gli studenti si eserciteranno a scorgere come una minoranza, intellettualmente forte, possa influenzare, in maniera inaspettata, le dinamiche culturali maggioritarie. Lo scopo più specifico, legato ai temi del corso, prevede l’acquisizione delle coordinate cronologiche e dei contenuti salienti di alcuni momenti significativi della mistica e della filosofia ebraiche.

Modalità didattiche
La didattica si baserà su lezioni frontali. Qualora richiesto da provvedimenti sanitari, si priviligerà un sistema misto di incontri digitali dal vivo e video registrati offline.

Modalità di valutazione

Esame finale scritto secondo le modalità definite sulla piattaforma iCorsi. I parametri di valutazione (voti dall’1 al 10, con incrementi di 0,5, sufficienza al 6) saranno quelli abituali all’USI.

Offerta formativa