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Ermeneutica e storia della critica

Persone

Jori G.

Docente titolare del corso

Descrizione

Contenuti:

«Le anguille che ci arrivano dal Reno / sono dure a morire. Stimolate / dal pescivendolo s’agitano / nerastre in scarso ghiaccio / tra un bianco di polistirolo. / Il compaziente fatto compratore / ne chiede due. Le pesa una donna / che a un tratto grida: è scappata. / Con un guizzo più certo la più piccola / è balzata dal piatto sul porfido / della piazza, ma è subito calma, / è facile riprenderla. / Tagliarle a pezzi non basta / per farle cessare di vivere (Le anguille del Reno). Nell’eco dantesca del mito ovidiano della voce, di Filomela: «dandole quel guizzo / che dato avea la lingua» (Inferno, XXVII, 17-18), l’anguilla di Giorgio Orelli è emblema, e anagramma, della lingua, del suo ‘martirio’ di secondo Novecento. Il seminario si propone di ripercorrere l’opera critica di Giorgio Orelli, nell’intreccio fra riflessione ermeneutica e poesia, quale accorta ‘dissezione’ del corpo della lingua poetica, del «suono dei sospiri», e insieme quale tenace resistenza al tentativo di ridurla a merce.

Obiettivi didattici:

  • Una buona conoscenza dell’opera critica di Giorgio Orelli, nel quadro dei metodi della critica italiana ed europea di secondo Novecento.

Modalità didattiche:

Il corso ha impostazione seminariale.

Modalità di valutazione:

  • Esposizione orale 50%
  • Relazione finale 50%

Bibliografia:

Tutti i testi discussi nel seminario e oggetto di elaborazione nelle relazioni degli studenti saranno forniti a lezione.

È richiesta la lettura a scelta di uno di questi due volumi:

  • Giorgio Orelli, Accertamenti montaliani, Bologna, il Mulino, 1984;
  • Id., Il suono dei sospiri, Torino, Einaudi, 1990.

Offerta formativa