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Contemporary History

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Lorenzetti L.

Course director

Signori E.

Course director

Description

I. Modulo prof.ssa Signori

 

Contenuti:

Il fenomeno fascista nella storia italiana e europea del ‘900: realtà, rappresentazioni, interpretazioni.

L’esperienza fascista avviata in Italia un secolo fa, nelle sue diverse declinazioni europee, ha segnato indelebilmente la storia del ‘900. La sua eredità culturale e politica è tuttora al centro di ricerche, discussioni e anche polemiche circa le sue vere o presunte epifanie nel mondo attuale. Ripercorrendo il profilo storico del fenomeno, con particolare attenzione alle dinamiche dell’avvento al potere, di recente oggetto di una nuova stagione storiografica, il corso è volto all’approfondimento delle dimensioni istituzionale, organizzativa e simbolico-culturale del regime, dagli esordi all’apogeo del consenso interno e internazionale.
In tale prospettiva si affronterà una rassegna critica e aggiornata delle interpretazioni del fenomeno, si considereranno fonti documentarie di varia origine e carattere, istituzionali, d’archivio, memorialistiche e iconografiche – una ricca proposta di fotografie è nella prima lettura indicata nel programma -. Problemi di metodo storico e di analisi critica saranno discussi sulla scorta di una specifica ricognizione bibliografica.

Obiettivi didattici:
Il corso mira a una conoscenza critica del passato, attraverso l’analisi di fonti primarie e secondarie e la riflessione su differenti paradigmi interpretativi. Consapevolezza dei problemi di metodo e padronanza del lessico storico specifico sono altresì elementi qualificanti del percorso formativo.

Modalità didattiche:
Il corso prevede lezioni frontali, discussioni sui materiali pubblicati sulla piattaforma didattica, seminari di approfondimento con presentazioni curate dagli studenti, facoltative.

Modalità di valutazione:
L’esame finale è scritto ed è costituito da quesiti a risposta aperta sulle tematiche del corso. Non sono previste prove in itinere.

La valutazione dello scritto tiene conto dell’esaustività e maturità critica delle risposte, nonché dell’uso di un lessico storico adeguato.

Bibliografia e programma d'esame:

Il programma d’esame verte sull’insieme dei temi e delle fonti che verranno proposte durante le lezioni e pubblicate sulla piattaforma ICorsi e in particolare sui  seguenti saggi:

  1. Per una messa a fuoco complessiva Marco Palla, Mussolini e il fascismo. L’avvento al potere, il regime, l’eredità politica, Giunti Firenze 2019, pp.1-111 con ill.;
  2. Per un sintetico panorama interpretativo Emilio Gentile, Il fascismo in tre capitoli, Laterza, Bari, 2014, pp.57-87.

Ulteriori riferimenti bibliografici, per approfondimenti e letture propedeutiche:

  • G. Albanese, La marcia su Roma, Roma GLF editori Laterza, 2006;
  • A. Aquarone, Violenza e consenso nel fascismo italiano, “Storia contemporanea”,, n.1. 1979, 145-155;
  • M. Franzinelli, Fascismo anno zero:1919. La nascita dei fasci italiani di combattimento, Milano, Mondadori, 2019;
  • E. Gentile, Il culto del littorio, Roma-Bari, Laterza, 1993;
  • E. Gentile, E fu subito regime. Il fascismo e la marcia su Roma, Roma-Bari, Laterza, 2012;
  • G. Melis, La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello Stato fascista, Bologna, il Mulino, 2018;
  • L. Passerini, Mussolini immaginario, Roma-Bari, Laterza, 1991;
  • G. Salvemini, Le origini del fascismo in Italia : lezioni di Harvard , a cura di R.Vivarelli, Milano, Feltrinelli, 1979;
  • H. Woller, Roma, 28 ottobre 1922 : l'Europa e la sfida dei fascismi, Bologna, Il mulino, 2001.

 

II. Modulo prof. Lorenzetti

 

Contenuti

La Svizzera nel XX secolo: equilibri, crisi e costruzione identitaria (1900-1989)

Lo Stato liberale che ha edificato la Svizzera moderna nella seconda metà del XIX secolo fu confrontato, nel corso del XX secolo, con una serie di fratture e di crisi (politiche, sociali ed economiche) che si sono riverberate sulle forme della coesione interna, sugli assetti istituzionali e sui processi della costruzione identitaria del paese.
Il corso si prefigge di ripercorrere e analizzare alcuni nodi della storia elvetica del XX secolo, dalle  incertezze della prima metà del secolo, fino agli anni della guerra fredda e del boom economico delle Trente glorieuses. In particolare, si metterà in evidenza il ruolo delle fasi di transizione (la Prima guerra mondiale, la crisi degli anni ’30, la Seconda guerra mondiale, la Guerra fredda, il boom economico del secondo dopoguerra, il “malessere” socio-economico e i fermenti socio-politici degli anni ‘70) e le loro implicazioni nell’evoluzione della costruzione identitaria del paese.
Dopo la polarizzazione politico-culturale degli anni del Kulturkampf, negli anni a cavallo tra Otto e Novecento, il diffondersi in Europa dei nazionalismi portò la Svizzera a cercare nuovi linguaggi per rafforzare il suo senso identitario e la sua coesione culturale. La Prima Guerra mondiale – vissuta dalle due alleanze militari come un vero e proprio scontro di civiltà – portò la Confederazione sul bordo di una profonda lacerazione tra la Svizzera romanda (che parteggiò per le potenze alleate) e la Svizzera tedesca (che si schierò a favore degli imperi centrali). A tale contrapposizione si sovrapposero poi gli attriti politici e sociali derivanti dai flussi immigratori e la crescente contestazione dei movimenti operai e socialisti nei confronti dell’egemonia politica e economica borghese.

Le incertezze politiche ed economiche si prolungarono anche nel primo dopoguerra. Il crack borsistico del 1929 e la successiva crisi economica innescarono un clima di crescenti tensioni interne, altresì accentuate dalla crescente presa dei modelli totalitari affermatisi alle porte del paese. A fronte di tale situazione, la Confederazione elaborò una serie di risposte che si coagularono attorno ad alcune misure di regolazione sociale e economica. La definizione di una politica immigratoria nazionale, l’intervento pubblico nell’economia, l’abbozzo del moderno Stato sociale, la convenzione della “pace del lavoro”, le politiche a sostegno dell’agricoltura e delle regioni più deboli guidarono l’evoluzione del paese, in quei difficili anni di crisi economica e sociale, diventando nel contempo importanti elementi identitari. Essi conobbero un ulteriore sviluppo durante la Seconda guerra mondiale, quando la Svizzera fu confrontata con la minaccia nazifascista e con la necessità di garantire la sua sopravvivenza democratica ed economica.
Risparmiata dalle distruzioni della guerra e con una struttura produttiva intatta, la Svizzera poté rapidamente rilanciare la sua crescita economica. Grazie alla flessibilità del suo mercato lavorativo – garantita dalla forte immigrazione – e al rafforzamento della sua piazza finanziaria, il paese partecipò alla crescita e alla prosperità del secondo dopoguerra. La guerra fredda e l’adesione al mondo occidentale e al suo modello economico misero tuttavia in evidenza i limiti della tradizionale neutralità elvetica e del principio della “partecipazione senza integrazione”.

Obiettivi didattici:
Il corso si prefigge di offrire agli studenti un quadro d’insieme della storia svizzera del XX secolo sulla base del quale affrontare gli approfondimenti tematici proposti nel corso del semestre. Scopo di questi ultimi è di esercitare l’analisi critica – in forma orale e scritta – di testi scientifici di carattere storico, focalizzando l’attenzione sulla costruzione e lo sviluppo di una problematica di ricerca, sugli approcci metodologici e sulle strutture argomentative di un testo.

Modalità didattiche:
Le lezioni si suddividono tra una parte di tipo frontale (corredata da slides e documenti di varia natura messi a disposizione sulla piattaforma iCorsi3) e una parte che si svolge in forma seminariale dedicata all’approfondimento di temi attinenti ai contenuti del corso. I temi di approfondimenti saranno sviluppati sulla base di articoli scientifici proposti dal docente. La lista degli stessi e le modalità di iscrizione e presentazione degli approfondimenti vengono comunicate durante la prima lezione. Gli articoli saranno disponibili in forma elettronica sulla piattaforma iCorsi3.

Modalità di valutazione:
L’esame, viene svolto in forma scritta, congiuntamente all’esame relativo al corso di Storia contemporanea della prof.ssa Elisa Signori. L’esame finale si svolge in forma scritta e verte su:

  • L’insieme dei temi presentati dal docente durante il corso.
  • Thomas Maissen, Svizzera. Storia di una federazione, Trieste, 2015, p. 229-350.
  • Due articoli scientifici segnalati alla fine del corso.

La valutazione finale avviene sulla base di una ponderazione della prova scritta e della presentazione orale del tema di approfondimento.

Bibliografia:

  • AA.VV., Nuova storia della Svizzera e degli svizzeri, T. III, Lugano-Bellinzona, Giampiero Casagrande, 1983 (cap. 7 e 8).
  • Bergier Jean-François, Storia economica della Svizzera, Lugano Casagrande, 1999.
  • Kreis Georg (Hg.), Die Geschichte der Schweiz. Basel, Schwabe, 2014.
  • Maissen Thomas, Svizzera. Storia di una federazione, Trieste, Beit, 2015.
  • Martinetti Orazio, Sul ciglio del fossato. La Svizzera alla vigilia della grande guerra, Locarno, A. Dadò, 2018.
  • Walter François, Une histoire de la Suisse, Neuchâtel, Alphil, 2016.

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