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Regional literatures and European traditions

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Pusterla F. A.

Course director

Description

Contenuti

La voce e le sue tracce.
La traduzione e il suo ruolo nello sviluppo del linguaggio poetico contemporaneo: René Char, Yves Bonnefoy, Philippe Jaccottet e Antoine Emaz in Italia.

Il corso si prefigge di seguire lo sviluppo della poesia italiana nel secondo Novecento seguendo la pista solo apparentemente laterale di alcune importanti traduzioni poetiche dal francese: l’idea di fondo è che la scelta di tradurre autori come René Char, Yves Bonnefoy, Philippe Jaccottet e Antoine Emaz, e di affidare spesso questo lavoro a dei poeti italiani (emblematico il caso di Giorgio Caproni e Vittorio Sereni, entrambi traduttori di Char), non sia del tutto casuale, ma rientri nel dibattito sulla poesia che si sviluppa in Italia tra gli anni ’50 e la fine del XX secolo. Di tale dibattito il corso tenterà di chiarire alcuni aspetti di primaria importanza.

D’altra parte, percorrere questa pista significherà prima di tutto affrontare la questione teorica della traduzione poetica, alla luce delle teorie e delle pratiche traduttorie degli ultimi decenni, che hanno profondamente mutato il modo di guardare alla traduzione.

In un secondo momento, l’esame ravvicinato dei casi scelti imporrà di seguire, nel passaggio dal francese all’italiano, il perdurare e insieme il mutare della voce: che manterrà, si può credere, il suo timbro originario, del quale appariranno nel testo italiano echi e tracce; ma che subirà anche una metamorfosi, nell’incontro con l’altra voce, del poeta-traduttore che la conduce all’interno della tradizione italiana. L’attenzione analitica sarà dunque rivolta alla resa italiana dei poeti francesi; per questa ragione, una conoscenza approfondita del francese non sarà un requisito indispensabile; nell’esame delle traduzioni poetiche si cercherà soprattutto di capire le ragioni che hanno spinto il poeta-traduttore a compiere determinate scelte stilistiche ed espressive.

Obiettivi didattici

Riflettere sulle principali caratteristiche della traduzione letteraria e sui mutamenti di prospettiva che ne definiscono la storia recente. Analizzare alcuni casi esemplari, nei quali la traduzione di un poeta francese è entrata a pieno titolo nel dibattito poetico italiano dell’epoca, influenzandolo e orientandolo; e così facendo delineare alcuni aspetti centrali della poesia italiana nel secondo Novecento.

Favorire l’approfondimento individuale da parte degli studenti, che saranno chiamati a sviluppare autonomamente il discorso concentrandosi suuna copia di poeti/traduttori, leggendo integralmente almeno un testo/traduzione, aiutandosi con una bibliografia critica pertinente (che verrà indicata durante le prime lezioni). Gli autori e i testi dell’approfondimento personale potranno essere quelli trattati durante il corso, oppure, previo accordo con l’insegnante, anche altri, provenienti da diverse tradizioni europee (spagnola, inglese, tedesca).

Modalità didattiche

Le lezioni saranno tendenzialmente di tipo frontale, ma cercheranno sin dall’inizio di propiziare l’auspicata partecipazione attiva degli studenti, aprendosi volentieri alla modalità della lezione dialogata, a cui verranno inoltre dedicate due o tre lezioni particolari, che saranno preannunciate all’inizio del corso: in queste lezioni saranno gli studenti a prendere la parola con osservazioni e domande. Questo varrà per le lezioni in presenza; quanto alle eventuali altre, registrate e messe a disposizione degli studenti, si cercherà di strutturarle nel modo più chiaro ed efficace.

Modalità di valutazione

Un esame orale, della durata di circa 30 minuti, permetterà di valutare sia la comprensione e l’assimilazione da parte degli studenti del percorso svolto insieme (aspetti teorici, sviluppo della capacità analitiche e interpretative) sia il grado di approfondimento individuale sulla coppia poeta/traduttore scelta.

Bibliografia:

Opere

  • AA.VV, Dopo la lirica. Poeti italiani 1960-2000, a c. di E.Testa, Einaudi, Torino 2005.
  • R.Char, Poesie, trad. di G.Caproni, a c. di E.Donzelli, Einaudi, Torino, 2018.
  • R.Char, Fogli d’Ipnos, trad. di V.Sereni, Einaudi, Torino, 1997.
  • Y.Bonnefoy, Movimento e immobilità di Douve, trad. di D.Grange Fiori, intoduz. Di S.Agosti, Einaudi, Torino, 1969 (ora in ID., L’opera poetica, a c. di F.Scotto, Mondandori, I meridiani, Milano, 2010.
  • P.Jaccottet, Il barbagianni. L’ignorante, a c. di F.Pusterla, con un saggio di J.Starobinski, Einaudi, Torino, 1997.
  • A.Emaz, Sulla punta della lingua, a c. di F.Pusterla, Marcos y Marcos, Milano, 2019.

Saggi critici

  • AA.VV, La traduzione del testo poetico, a c. di F. Buffoni, Marcos y Marcos, Milano, 2004.
  • Una notevole sintesi del dibattito contemporaneo sulla traduzione poetica, insieme a una vastissima e aggiornata bibliografia critica, si trova infine nel volume Mathilde Vischer, La traduction, du style vers la poétique, Editions Kimé, Paris, 2009.
  • Elisa Donzelli, Come lenta cometa. Traduzione e amicizia poetica nel carteggi tra Sereni e Char, Aragno, Torino, 2009.
  • Maria Antonietta Grignani, La costanza della ragione. Soggetto, oggetto e testualità nella poesia italiana del Novecento, Interlinea, Novara 2002.
  • Pier Vincenzo Mengaldo, Caproni e Sereni: due versioni, in ID., La tradizione del Novecento, Quarta serie, Bollati & Boringhieri, Torino, 2000, pp . 208-19.
  • F.Pusterla, Il nido dell’anemone. Riflessioni sulla poesia di Philippe Jaccottet, Edizioni d’If, Napoli, 2015.

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