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L’opera “De civitate Dei” di Agostino come “miniera” di teologia fondamentale

Persone

De Mendonça Dantas J. P.

Docente titolare del corso

Descrizione

L’opera “De civitate Dei” sorse in una profonda crisi della civiltà dopo l’invasione dei visigoti a Roma nel 410. Agostino pone molte domande di “confine” tra la cultura pagana e la fede cristiana, questioni tipiche specialmente della teologia fondamentale. Agostino coglie queste domande nei ventidue libri del suo capolavoro che contrappone “La città di Dio”, costruita dall’amore di Dio sopra ogni cosa, alla “città terrena” basata sulla superbia distruttrice. 

Modalità didattica: introduzione del professore, esposizioni da parte degli studenti. Il testo latino e la traduzione italiana della casa editrice “Città nuova” sono reperibili gratuitamente su internet (www.augustinus.it). Lo studio si concentra sul testo stesso del “De civitate Dei” e utilizza come sussidio la bibliografia critica preparata dal professore.

Obiettivi

Conoscere uno dei capolavori di sant’Agostino e valorizzare il suo apporto alla riflessione credente contemporanea.

Modalità di insegnamento

In presenza

Impostazione pedagogico-didattica

-

Modalità d’esame

Lavoro scritto e partecipazione orale.

Bibliografia

Obbligatorio

Offerta formativa