Il sacerdozio di Cristo, dei ministri e dei cristiani nella Lettera agli Ebrei

Tenendo conto che la cosiddetta Lettera agli Ebrei è uno scritto neotestamentario spesso accantonato da molti cristiani per le sue inusuali categorie cultuali e la sua profonda dottrina cristologica, il corso monografico ne propone un’esegesi agile di vari brani, optando per le ipotesi interpretative più fondate. Basandosi sull’analisi della struttura letteraria concentrica di questo lungo sermone della Chiesa delle origini, ne offre una presentazione sintetica del messaggio teologico e morale, illustrando soprattutto la riflessione sull’unica e insuperabile mediazione sacerdotale di Cristo, nonché sul sacerdozio ministeriale e su quello battesimale dei cristiani. Soffermandosi nel contempo sul rapporto della Lettera agli Ebrei con la rivelazione anticotestamentaria, il corso mette in luce gli aspetti di «continuità», «discontinuità» e «progressione», con cui Cristo ha portato a compimento definitivo le istituzioni più sacrosante dell’AT, ossia il sacerdozio, i sacrifici e il tempio.

Il corso presenta la Lettera agli Ebrei, completamente incentrata sulla mediazione sacerdotale di Cristo. Al suo sacerdozio prendono parte le guide della comunità cristiana e, in modo diverso, tutti i battezzati, i quali offrono a Dio un sacrificio esistenziale, personale e spirituale come il suo.

In presenza

Il corso opzionale si svolge mediante lezioni frontali del docente, all’interno delle quali gli studenti che lo frequentano come seminario intervengono con contributi personali concordati con lui. Per partecipare al corso, non è necessario aver già percorso l’intero curriculum istituzionale.

Esposizione orale in classe con breve scritto (per il seminario) oppure esame orale (per il corso opzionale). Per favorire l’apprendimento, il docente mette a disposizione una dispensa.