Elena Chestnova
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Biografia
Elena Chestnova ha studiato architettura all'Università di Cambridge e al Politecnico di Zurigo e ha lavorato in vari settori a Londra, Gerusalemme e Zurigo. Ha completato il suo dottorato di ricerca nell'ambito del progetto del FNS "Architettura e globalizzazione della conoscenza nel XIX secolo. Gottfried Semper e la disciplina della storia dell'architettura". La sua ricerca si è concentrata sulla costruzione teorica di Gottfried Semper come consumatore e produttore di conoscenza divulgativa a Londra negli anni Cinquanta dell'Ottocento, in particolare sul ruolo della cultura materiale nella costruzione teorica e nell'insegnamento della progettazione. La sua tesi di dottorato "History in Things. Gottfried Semper and Popularization of the Arts in London 1850-55" è stata premiata con il prestigioso Theodor-Fischer Prize per studiosi emergenti dal Zentralinstitut für Kunstgeschichte di Monaco nel 2018. Una versione ampliata e rielaborata della tesi è stata pubblicata nel 2022 con Routledge come Material Theories: Locating Artefacts and People in Gottfried Semper's Writings.
Dal 2017 Elena lavora all'edizione digitale dei manoscritti di Semper sviluppata dall'USI in collaborazione con il Politecnico di Zurigo e finanziata dal FNS. Questo ruolo le ha fornito un'introduzione alle digital humanities e le sue competenze e interessi si sono ampliati in questa direzione. Dal 2020 è responsabile del progetto per le digital humanities ed è stata fondamentale per la stesura della domanda di sovvenzione per la seconda fase del progetto, che è stata accolta con un finanziamento di 1,4 milioni di franchi svizzeri. Elena sta attualmente sviluppando diverse collaborazioni di DH con importanti partner in Svizzera e all'estero, tra cui il gta Digital del Politecnico di Zurigo, Swiss Art Research Infrastructure (SARI) e l'Accademia delle Scienze di Magonza, in Germania. È attiva in diverse reti di DH e affini, tra cui DHCH, DARIAH-CH e FORS. I suoi interessi nel campo delle DH riguardano l'analisi del testo, l'editing di testi accademici (TEI) e il Text-As-Graph (TAG).
Dopo la pubblicazione del suo libro su Semper, ha lavorato per espandere la sua ricerca in campo storico in nuove direzioni e trovare opportunità per portare metodi digitali e computazionali al suo lavoro. Si interessa in particolare alle interazioni tra le arti e i discorsi nazionali nel lungo Ottocento, ai formati popolari di conoscenza delle arti e alle interazioni tra i processi migratori e le dispositivi della domesticità e del territorio in quel periodo.