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Costruzione di testi

Persone

Miecznikowski-Fuenfschilling J.

Docente titolare del corso

Carlevaro A.

Assistente

Descrizione

Contenuti
Il racconto è un macro-atto linguistico fondamentale che permette di costruire rappresentazioni coerenti di fatti e di persone, svolgendo, fra l'altro, importanti funzioni conoscitive e identitarie. Il corso propone una esplorazione linguistica del testo narrativo all’interno di un approccio pragmatico al linguaggio, con lo scopo di sviluppare una maggiore consapevolezza per le svariate manifestazioni e funzioni del raccontare, far apprezzare agli studenti la distanza tra forme narrative quotidiane e letterarie e ampliare il ventaglio degli strumenti critici a diposizione, anche nella prospettiva dell’insegnamento scolastico. Si metterà a fuoco il nesso tra le esigenze del narrare e le categorie grammaticali del sistema linguistico, con particolare attenzione alla categoria del Tempo, e si discuterà la definizione del „testo narrativo“ nei piani di studio della scuola ticinese. Infine, si esaminerà il fenomeno dello storytelling persuasivo nella comunicazione politica e aziendale.

Programma

  1. Introduzione
  2. Procedimenti compositivi (tipi di testo) e generi discorsivi
  3. La narrazione tra quotidianità, tradizione popolare e letteratura – Caratteristiche del discorso narrativo.
  4. Narrazione e grammatica: Tempo e aspetto – Referenti testuali – Forme del discorso riportato – Fonte d’informazione.
  5. Lo storytelling come strumento di persuasione

Bibliografia:
I testi che costituiscono la bibliografia d'esame sono contrassegnati da una freccia.

1. Introduzione

- Pontecorvo, Clotilde (1991). Narrazioni e pensiero discorsivo nell’infanzia. In: Ammaniti, M., Stern, D. N. (a cura di), Rappresentazioni e narrazioni. Roma-Bari, Laterza.

- Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese, materia Italiano
(https://scuolalab.edu.ti.ch/temieprogetti/pds/Documents/Discipline-di-insegnamento/Area-lingue/Italiano.pdf)

- Piano di studio della scuola media superiore ticinese, settore Lingue
(https://www4.ti.ch/fileadmin/DECS/DS/SIMS/documenti/PianiStudio/Liceo/II_lingue.pdf)

2. Procedimenti compositivi (tipi di testo) e generi discorsivi

- Adam, Jean-Michel (22005) [11992]. Les textes. Types et prototypes. Récit, description, argumentation, explication et dialogue, Paris, Colin.

- Bazerman, Charles (2011). Genre as Social Action. Gee, J. & Handford, M. (a cura di). The Routledge Handbook of Discourse Analysis. London, Routledge, pp. 226-238.

- Mortara Garavelli, Bice (1988). Italienisch: Textsorten, Tipologia dei testi. In: Holtus/Metzeltin/Schmitt, Lexikon der Romanistischen Linguistik, vol. IV, Tübingen: Niemeyer (pp. 157-168).

- Mortara Garavelli, Bice (41997) [11988]. Manuale di retorica. Milano, Bompiani.

3. La narrazione tra quotidianità, tradizione popolare e letteratura – Caratteristiche del testo narrativo

- Eco, Umberto (102006) [11979]. Lector in fabula, Milano, Bompiani.

- Cardona, Giorgio Raimondo (2006) [11976]. Generi (cap. 7.4.), in Id., Introduzione all'etnolinguistica. Torino, UTET Università, pp. 165-177.

- Genette, Gérard (1972). Figures III, Paris, Seuil (trad. it. Figure 3. Discorso del racconto, Torino, Einaudi, 1976), dal cap. 4 "Modo", pp. 218-222 e 233-245, dal cap. 5 "La voce", pp. 276-279 e 291-300.

- van Dijk, Teun (1976). Philosophy of action and theory of narrative, Poetics 5, pp. 287-338.

4. Narrazione e grammatica

- Gülich, Elisabeth (1985). Narrative Analysis (con Uta M. Quasthoff), in: Teun A. van Dijk (Hg): Handbook of Discourse Analysis, Vol. 2. London, Academic Press, pp. 169-197.

- Gülich, Elisabeth (2000). Vertextungsmuster Narration, in Handbücher zur Sprach- und Kommunikationswissenschaft, Berlin – New York, Mouton de Gruyter, vol. 16º (Text- und Gesprächslinguistik. Ein internationales Handbuch zeitgenössischer Forschung, hrsg. von K. Brinker et al.), pp. 369-385.

- Bogatyrev, Petr e Jakobson, Roman (1929). Die Folkore als eine besondere Form des Schaffens. In: Teeuwen, St. W. J., Baader, Th. e Baumstark, A. (a cura di), Donum Natalicium Schrijnen: Verzameling van opstellen door oud-leerlingen en bevriende vakgenoten opgedragen aan Mgr. Prof. Dr. Jos Schrijnen bij gelegenheid van zijn zestigsten verjaardag, Nijmegen-Utrecht, Dekker & van den Vegt, pp. 900-913
(trad. it. Il folklore come forma di creazione autonoma, in Strumenti critici 1:3, 1967, pp. 223-240).

- Roggia, Carlo Enrico (2011). Testi narrativi. In: Enciclopedia dell'italiano, Roma, Istituto Treccani.

- Segre, Cesare (1985). Narrazione/narratività (cap. 4), in Id., Avviamento all’analisi del testo letterario, Torino, Einaudi, pp. 264-279.

- Labov, William e Waletzky, Joshua (1967). Narrative analysis: oral versions of personal experience, in Essays on the verbal and visual arts. Proceedings of the 1966 annual Spring meeting of the American ethnological society, Seattle – London, American Ethnological Society, pp. 12-44.

- Propp, Vladimir Jakovlevič (1928). Morfologija skazki, Leningrad, Akademia
(trad. it. Morfologia della fiaba, Torino, Einaudi, 2000).

- Šklovskij, Viktor Borisovič (1977) [11925]. O teorii prozy. Leipzig, Zentralantiquariat der Deutschen Demokratischen Republik
(trad. it. Teoria della prosa, Torino, Einaudi, 1976).

- Benveniste, Émile (1966). Les relations de temps dans le verbe français, in Id., Problèmes de linguistique générale, Paris, Gallimard, 1966-1974, 2 voll., vol. 1º, pp. 237-250
(trad. it. in Problemi di linguistica generale, Milano, il Saggiatore, 1971, pp. 283-300).

- Bertinetto, Pier Marco (1986). Strumenti di base per l’analisi temporale (§1.1.3.), in Id., Tempo, aspetto e azione nel verbo italiano: il sistema dell'indicativo. Firenze, Accademia della Crusca, pp. 35-40.

- Calaresu, Emilia (2004). Le forme „tradizionali“ del discorso riportato (cap. 1), in Ead., Testuali parole. Milano, FrancoAngeli, pp. 17-42.

- Conte, Maria-Elisabeth (21999) [11988]. Condizioni di coerenza. Torino, Edizioni dell'Orso.

- Mushin, Ilana (2000). Evidentiality and deixis in narrative retelling. Journal of Pragmatics 32:7, pp. 927-957.

- Merminod, Gilles (2015). Décrire une activité verbale et proposer une norme pour enseigner un savoir-faire: l'exemple d'un manuel de storytelling. In Miecznikowski, J., Casoni, M., Christopher, S., Kamber, A., Pandolfi, E. M., Rocci, A. (a cura di), Norme linguistiche in contesto (= numero speciale del Bulletin Suisse de Linguistique Appliquée, 2015, vol. 3), pp. 123-139.

- Weinrich, Harald (1964). Tempus. Besprochene und erzählte Welt, Stuttgart, Kohlhammer
(trad. it. Tempus. Le funzioni dei tempi nel testo, Bologna, il Mulino, 22004 [11978]),

            sezioni 1.4. „La distribuzione dei tempi verbali“ -1.5. „Due gruppi di tempi verbali [...]“,

            sezione 4.1. „Il rilievo narrativo“, pp. 129-135.

5. Lo storytelling come strumento di persuasione

- Denning, Stephen (2005). Telling the right story (cap. 1), in Id., The leader's guide to storytelling: mastering the art and discipline of business narrative. San Francisco, Jossey-Bass, pp. 3-24.

- Salmon, Christian (2007). Storytelling: la machine à fabriquer des histoires et à formater les esprits. Paris, La Découverte (trad. it. Storytelling: la fabbrica delle storie, Roma, Fazi, 2008), cap. 2, pp. 37-62, cap. 5, pp. 94-119 e cap. 7, estratto pp. 158-16.

Modalità didattiche:
Le forme di lavoro in classe comprenderanno, oltre l'esposizione da parte della docente e la discussione collettiva di alcuni saggi teorici, esercizi di analisi linguistica, che verteranno sia su testi scritti, sia su discorsi orali trascritti.

Modalità d'esame:
Esame orale.

Offerta formativa