Storia dell'arte medievale
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Descrizione
Corpo e immagine nell’arte medievale
Alla domanda su come il Medioevo si distinguesse dalle epoche che l’hanno preceduto e succeduto, Percy Ernst Schramm suggeriva, nel 1957, la seguente risposta: “La capacità di “vestire” l’invisibile con il visibile e di individuare l’invisibile nel visibile.”[1]
Il corso accoglie il tema annuale «Fantasmi, simulacri, ombre» proposto dall’ISI come stimolo e chiave di lettura dell’arte medievale. È un’occasione per riflettere sullo statuto dell’immagine/artefatto, rivisitando alcuni casi studio esemplari dell’arte medievale italiana, sulla relazione dialettica tra corpo/non corpo, tra immagine, medium e corpo (Belting), tra materialità e mysterium, tra corpo fisico e quella essenza ulteriore che lo abita/lo anima e su come la cultura dell’immagine medievale non può rinunciare alla rappresentazione dei corpi fisici, anche quando l’intenzione è proprio di trascenderli.
Quali sono le strategie, le retoriche visive impiegate per rappresentare queste entità dell’oggetto mancante, dall’idolo (diabolico) ultimo abitante del tempio pagano, alla visione divina e del corpo trasfigurato del santo, o al corpo erotico desiderato o a quello mostruoso? Come si manifestano nell’intreccio dei diversi media artistici, dalla pittura, alla scultura, alle arti suntuarie nell’arte sacra ma anche profana, questi esseri fantasmatici? Come interagiscono con lo spazio nell’immagine e come con quello “reale” (per esempio con il contesto architettonico) dello spettatore o della fruitrice?
Su un asse cronologico che si snoda dalla tarda antichità fino al Trecento, si studieranno alcuni momenti dell’arte italiana tenendo conto dell’intreccio e delle interdipendenze tra i diversi medium – architettura, scultura, pittura e arti suntuarie; - della funzione e del contesto storico. Dagli inizi di un’arte “cristiana” in fase di affermazione e di distacco dagli idoli pagani, si discuterà dello statuto del corpo sacro in quanto “reliquia” e dell’Icona in epoca altomedievale. Si affronterà, inoltre, la questione della temporalità e della funzione didattica e intimidatrice dei grandi Giudizi Universali, che anticipano la fine dei giorni e la re-incarnazione dei corpi in un presente contemporaneo. Si rifletterà quindi sul ceto sociale delle committenze e dei diversi pubblici, che nel tempo possono cambiare, come anche i messaggi possono di volta in volta, a seconda del contesto, trasformarsi. E si discuterà anche del corpo erotico e mostruoso, il cui fascino dialettico viene così felicemente colto nel binomio deformis formositas ac formosa deformitas coniato da S. Bernardo di Chiaravalle. Sarà anche un’occasione per una lettura approfondita – a distanza di tre decenni – di alcuni testi chiave di Hans Belting, storico dell’arte e teorico dell’immagine tedesco (1935–2023) deceduto quest’anno.
Al contesto Bolognese sarà dedicato un approfondimento collegato al viaggio di studio.
Frequenza
La presenza attiva nel corso è condizione essenziale per la valutazione finale
[1] “Das Vermögen, Unsichtbares in Sichtbares einzukleiden und im Sichtbaren Unsichtbares aufzuspüren” P.E. Schramm, Deformis formositas…, in Deutsches Dante-Jahrbuch, 34-35 (1957) https://doi.org/10.1515/dante-1957-0109
Obiettivi
Obiettivi
- Conoscenza delle arti e dell’estetica nel Medioevo
- Analisi pittorica, stilistica e iconografica di mosaici e affreschi in chiese e palazzi medievali
- Analisi delle forme di rappresentazione della corporalità terrena e celeste
- Studio di spazi, funzioni e committenze delle opere proposte
- Riflessione su committenze e recezione nel contesto storico e politico, in un’ottica sia coeva sia contemporanea
Modalità di insegnamento
In presenza
Impostazione pedagogico-didattica
lezioni frontali con momenti seminariali e discussione di testi
Modalità d’esame
Modalità di valutazione
Si richiede un approfondimento presentato nella prima parte dell’esame orale, mentre nell’altra si ripercorreranno i temi principali del corso stesso
Bibliografia
- Camille, Michael. The Gothic idol: ideology and image-making in Medieval art. Paperback edition. Cambridge: Cambridge University Press, 1991.
- Canetti, Luigi. Frammenti di eternità: corpi e reliquie tra Antichità e Medioevo. Roma: Viella, 2002.
- Il culto delle immagini: storia dell'icona dall'et� imperiale al tardo Medioevo - Hans Belting - Google Books
- Kessler, Herbert. L'esperienza medievale dell'arte: Gli oggetti e i sensi. Milano: Officina libraria, 2023.
- Le Goff, Jaques. Tempo della Chiesa e tempo del mercante, e altri saggi sul lavoro e la cultura nel Medioevo. Torino: Einaudi, 1977.
- Architectura picta nell'arte italiana da Giotto a Veronese - Google Books
- Dal Giglio al David: Arte civica a Firenze fra Medioevo e Rinascimento - Daniela Parenti, Maria Monica Donato - Google Books
- Frugoni, Chiara. Una lontana città: sentimenti e immagini nel Medioevo. Torino: G. Einaudi, 1983.
- Lo spazio dell'anima: Vita di una chiesa medievale - Michele Bacci - Google Books
- Parlare Dell'arte Nel Trecento: Kunstgeschichten und Kunstgespr�ch Im 14 ... - Google Books
- Russo, Luigi, Gerbino, Claudio, Andaloro, Maria. Vedere l'invisibile: Nicea e lo statuto dell'Immagine. [2a ed.]. Palermo: Aesthetica, 1999.
Offerta formativa
- Master in Storia e teoria dell’arte e dell’architettura (120 ECTS), Lezione, Corso obbligatorio, 1° anno
- Master in Storia e teoria dell’arte e dell’architettura (120 ECTS), Lezione, Corso obbligatorio, 2° anno
- Master in Storia e teoria dell’arte e dell’architettura (90 + 30 ECTS), Lezione, Corso obbligatorio, 1° anno
- Master in Storia e teoria dell’arte e dell’architettura (90 + 30 ECTS), Lezione, Corso obbligatorio, 2° anno
- Master of Arts in Lingua, letteratura e civiltà italiana, Lezione, Corso a scelta, A scelta, 1° anno
Viaggi di studio
- Bologna, 03.11.24 - 03.11.24 (Obbligatorio)