Letteratura giovannea

Il corso propone un’esegesi agile e attualizzata di vari brani e temi delle opere giovannee, mettendone in luce contesti esistenziali, strutture e generi letterari, particolarità stilistiche e prospettive teologiche fondamentali. Il commento al Quarto Vangelo s’incentrerà sulla rivelazione salvifica definitiva del Figlio di Dio fattosi «carne», emergente dal suo rapporto singolarmente filiale con Dio e dalle sue relazioni salvifiche con persone che a lui si aprono con “affectus fidei” (discepoli, Maria, Nicodemo, samaritana, cieco nato, Lazzaro, Marta...). Analizzando poi molteplici pericopi e questioni delle lettere giovannee e dell’Apocalisse, il corso approfondirà come il Signore risorto abbia continuato a manifestarsi con “segni” di rivelazione nelle comunità cristiane perseguitate dell’Asia Minore alla fine del I secolo. Cristo ha rispettato così la libertà dei credenti, che, per comprendere il senso salvifico dei suoi segni per la loro vita, dovevano maturare nella fede.

Attraverso una presentazione essenziale di pericopi e di temi del Vangelo secondo Giovanni, delle tre lettere giovannee e dell’Apocalisse di Giovanni, il corso intende favorire l’ingresso progressivo dello studente nel loro orizzonte storico-culturale, letterario e teologico.

In presenza

Le lezioni frontali sono seguite da un tempo adeguato per le domande degli studenti. Per favorire il loro apprendimento, il docente mette a disposizione una dispensa.

Nell’esame orale il candidato sintetizzerà 30 pagine di F. Manzi, “Amicizia di Gesù e risurrezione”, o “Il Cavaliere, l’Amata e Satana”. La domanda successiva del docente sarà su una lezione del corso.