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Luce e oscurità nell'architettura medioevale

Persone

Mondini D.

Docente titolare del corso

Gitto F.

Assistente

Descrizione

Nel pensiero medievale la luce, nelle sue manifestazioni come lux e lumen, è un elemento centrale, carico di significati metaforici e simbolici del divino, ma anche mezzo per esprimere prestigio e magnificenza. Generalmente gli studi dedicati all’illuminazione nell’architettura premoderna si focalizzano sul periodo gotico delle grandi vetrate colorate e traslucide. Un’indagine sulla lunga durata a partire dalle basiliche paleocristiane, alle chiese altomedioevali e romaniche in diverse regioni d’Europa mostra la diversità degli approcci – in parte antagonistici – che potremmo descrivere come diverse “economie” della luce. 

Il corso intende offrire un’introduzione all’architettura religiosa medievale concepita come “macchina” nella quale diversi media – liturgia, reliquie, spazio, immagini e iscrizioni – concorrono alla messa in scena del sacro. L’attenzione sarà quindi diretta sui dispositivi funzionali all’illuminazione sia naturale dell’edificio – orientamento, dimensioni, aperture, volte, superfici, spazialità –, sia artificiale – lampade a olio, candele, candelabri e il loro posizionamento. Come parlare in architettura di un medium così sfuggente come la luce diurna? Con quali strumenti documentare gli effetti della luce naturale di un edificio, in base alle stagioni e al momento della giornata? Troviamo tracce di una riflessione sulla luce naturale e artificiale in architettura nelle fonti scritte dalla tarda antichità fino a circa al XV secolo? Quali ruoli vengono attribuiti all’oscurità? 

Una selezione di brani relativi alle metafore, alla percezione e agli effetti della luce e dell’oscurità, tratti da contesti filosofici, teologici, teorico-architettonici (Platone, Antico e Nuovo Testamento, Vitruvio, Paolino di Nola, Procopio, Paolo Silenziario, Sugerio di Saint-Denis, Leon Battista Alberti) ma anche da iscrizioni presenti negli edifici stessi, sarà messa in relazione con edifici selezionati come casi-studio risalenti a circa lo stesso arco temporale, tentando così di ricostruire i relativi contesti teorici, semantici e architettonici rispetto alla modulazione della luce nello spazio costruito.

Obiettivi

Il corso offre un'introduzione all'architettura medievale con una riflessione specifica sui dispositivi della regia della luce sia naturale che artificiale in un arco cronologico dalla tarda antichità al 1400 circa.

Modalità di insegnamento

In presenza

Impostazione pedagogico-didattica

50% lezioni frontali, 20% letture di testi, 30% discussioni seminariali

Modalità d’esame

Presentazione di un approfondimento durante il corso o all'esame orale (50%)  

Esame orale (letture e temi trattati nel corso (50%)

Bibliografia

Offerta formativa