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Maurizio Molinari

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Biografia

Maurizio Molinari ha ricevuto il dottorato in Biochimica al Politecnico Federale di Zurigo nel 1995. Nel 1996-1997 ha lavorato come post-doc nel laboratorio di Cesare Montecucco al Dipartimento di Biomedicina dell’Università di Padova. Tra il 1998 e il 2000 è stato assistente nel laboratorio di Ari Helenius al Politecnico Federale di Zurigo. Dall’ottobre 2000, è Direttore di laboratorio all’IRB. Gli studi effettuati nel suo gruppo hanno dato un contributo significativo alla comprensione dei meccanismi che permettono la produzione delle proteine nelle cellule di mammifero e dei meccanismi che permettono alle cellule di eliminare proteine difettose, potenzialmente tossiche. Questi studi hanno permesso di i) mettere a punto un nuovo approccio terapeutico basato sull’utilizzo di mini-anticorpi che permette di contrastare la produzione di beta-amiloide, un peptide il cui accumulo causa processi neurodegenerativi associati con la malattia di Alzheimer; ii) caratterizzare il timer intracellulare basato sul processamento di zuccheri presenti sulle proteine che determina il tempo a disposizione per ogni proteina per completare il programma di ripiegamento, prima che venga iniziata la sua distruzione; iii) descrivere una serie di nuovi meccanismi simil-autofagici che permettono alle cellule di riprendersi da stress (recovER-phagy) e di eliminare aggregati proteici tossici (ER-to-lysosomes-associated degradation) che sono un tratto distintivo di molte malattie rare provocate dall’accumulo di prodotti genici difettosi. Maurizio Molinari ha ricevuto il Friedrich-Miescher Award 2006. Nel 2008 è stato nominato Professore Associato al Politecnico Federale di Losanna. Nel settembre 2012 è stato nominato commissario per l’insegnamento della chimica e della biologia presso le Scuole Superiori nel Cantone Ticino e dal 2013 al 2017 è stato membro della Commissione per la Ricerca Scientifica presso l'Università della Svizzera italiana. Dal 2017 presenta dei corsi sulla medicina e la ricerca scientifica all’Università della Terza Età. Ha partecipato attivamente al concepimento e alla creazione della Piattaforma Malattie Rare Svizzera italiana, di cui è membro dalla sua fondazione nel 2016 (https://www.malattierare-si.ch).

Aree di competenza