Characterization of antibody-antigen interactions in human pathogens

Il nostro gruppo usa tecniche computazionali, biochimiche e biofisiche per caratterizzare a livello atomico le interazioni tra anticorpi e patogeni. Gli anticorpi sono molecole del sistema immunitario in grado di riconoscere e neutralizzare un patogeno. Giocano un ruolo sempre più determinante sia nella ricerca sia nella biotecnologia e possono essere usati essi stessi come medicine. Studiare gli anticorpi permette anche di comprendere meglio i vaccini, giacché questi si prefiggono di generare una risposta anticorpale nell’individuo. L’obiettivo principale è cercare di capire quali anticorpi risultino migliori contro un dato patogeno e perché, sfruttando poi queste conoscenze per nuove opportunità terapeutiche.Questo progetto SNF si occupa in particolare di prione e difteria. Il prione è una proteina resa famosa dai casi di “mucca pazza” di fine anni 90 ed è responsabile di una malattia incurabile in uomini ed animali. Il prione è un modello di studio per varie malattie neurodegenerative come, per esempio, l’Alzheimer. Anticorpi contro il prione possono renderlo inefficace oppure peggiorarne gli effetti sull’individuo. Questo progetto cerca di capire quali caratteristiche molecolari rendano un dato anticorpo protettivo oppure peggiorativo, possibilmente generando nuovi e più potenti anticorpi protettivi.La tossina difterica, per contro, è una malattia quasi totalmente eradicata grazie alla vaccinazione ma che sta ritornando a causa del crescente sentimento anti-vaccini e a causa dell’immigrazione da paesi dove la vaccinazione non è completa. È degli ultimi mesi il caso di un bambino spagnolo e uno belga deceduti a causa di difteria perché non vaccinati e perché una medicina non era facilmente reperibile. Qui analizziamo un pannello di anticorpi contro la tossina difterica per cercare di capire quali siano più efficaci e perché.