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Costruzioni evidenziali intersoggettive basate su verbi riferiti al destinatario. Il caso di «vedi»/«vede»/«vedete»+«che»

Informazioni aggiuntive

Tipo
Articolo pubblicato in rivista scientifica
Anno
2023
Lingua
Italiano
Abstract
L'esame di diversi corpora di italiano parlato mostra che le forme dell'indicativo presente di vedere+che regolarmente veicolano significati evidenziali, dalla percezione diretta all'esperienza ripetuta e all'inferenza basata su indizi visivi e non visivi. Ciò vale anche per le forme riferite al destinatario. Esse esprimono fonti intersoggettive grazie all'accezione generica della 2a persona singolare o grazie a implicature evidenziali che estendono il riferimento da un'esperienza del destinatario nell'interazione a un'esperienza condivisa della diade parlante-destinatario. Una caratteristica saliente degli usi intersoggettivi in situ è che il parlante rivendica per sé il primato epistemico. Tale pretesa è congrua con situazioni asimmetriche come p.es. l'interazione in classe, ma si riscontra anche in interazioni simmetriche, dov'è segno di un impegno persuasivo particolare del parlante.
Rivista
Studia linguistica romanica
Volume
9
Pagina inizio
88
Pagina fine
118
Creative commons
Creative Commons Attribution 4.0 International .
Parole chiave
verbo di percezione, fonte di informazione intersoggettiva, implicatura evidenziale, posizione epistemica