Archivio del Moderno
Descrizione
L’Archivio del Moderno è un centro di studi avanzati e una fondazione che opera nell’ambito della storia dell’architettura, dell’ingegneria, del territorio, del design e delle arti visive ed è parte della costellazione dell’Università della Svizzera italiana, come pure della rete europea dei centri di ricerca consacrati a tali orizzonti di studio. È stato fondato nel 1996 come istituto dell’Accademia di architettura di Mendrisio e costituito in fondazione nel 2004 per atto dell’Università della Svizzera italiana. Per rafforzare e coordinare le attività accademiche l'USI nel 2018 ha costituito l'Archivio presso l'Accademia di architettura, mentre la Fondazione è titolare e garante della custodia e della valorizzazione degli archivi. È diretto da Letizia Tedeschi dal 1996. L’Archivio del Moderno è un luogo d’incontro e collaborazione per studiosi provenienti da tutto il mondo e riconosce fra le sue priorità la promozione di giovani ricercatori. Accoglie al suo interno ricercatori post-doc, ricercatori esordienti e avanzati e fellows. Svolge numerosi progetti di ricerca, finanziati da istituzioni terze e da enti per la ricerca competitiva e in quest’ambito ha attivato molteplici cooperazioni con università, istituti di ricerca, musei, archivi e fondazioni a livello nazionale e internazionale.
Ha stipulato, nell’ambito dei propri progetti di ricerca, 47 convenzioni e accordi, creando una fitta rete di relazioni scientifiche transnazionali. L’Archivio del Moderno, a sostegno di una cultura condivisa, ha firmato, nel 2002, una convenzione di collaborazione scientifica con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana, rinnovata l’11 luglio 2012, presso l’Ambasciata di Svizzera a Roma. Ha inoltre attuato, in collaborazione con le rappresentanze diplomatiche svizzere all’estero, una politica culturale che si declina in un sempre più articolato disegno di diplomazia scientifica.
Le attività promosse dall’Archivio del Moderno incrementano il contributo di conoscenze proposto dal dibattito storico, moderno e contemporaneo, attorno alla cultura architettonica. L’Archivio del Moderno svolge studi volti a definire nuovi strumenti critici di analisi dell’architettura e indaga l’evolversi della professione, l’apporto dato dalla storia delle tecniche e dall’incontro con le arti o con ambiti disciplinari particolari come il design, le forme d’interazione culturale in architettura e i diversificati legami con i territori e il senso di appartenenza che ne può derivare. Una delle peculiarità dell’Archivio del Moderno riguarda la ricomposizione e la valorizzazione storico-critica dell’apporto dato dalle maestranze ticinesi alla storia dell’architettura.
Il Centro studi, a sostegno della propria attività di ricerca e di un articolato confronto con la comunità scientifica, ha due collane editoriali, una presso la Mendrisio Academy Press e una presso le Edizioni Officina Libraria di Milano che intendono favorire una feconda tensione critica tra differenti ambiti disciplinari, sviluppando una cultura dell’interconnessione critico-disciplinare in cui possano essere focalizzati e discussi i nessi tra riflessione teorica e mondo della prassi.
L’Archivio del Moderno ha acquisito nel corso degli anni, tramite donazioni e lasciti, un importante patrimonio documentale, che ne costituisce l’elemento caratterizzante. Conserva, infatti, 58 archivi di architetti, ingegneri, urbanisti, designer, operatori visuali che hanno avuto un ruolo significativo nell’affermazione della modernità, un patrimonio che è in costante evoluzione attraverso una mirata politica di acquisizioni e che è oggetto di ordinamento e inventariazione attraverso diversi sistemi informativi.
Gli archivi sono valorizzati tramite studi e ricerche, che trovano un’occasione di confronto e interazione nei convegni e nelle giornate di studio organizzati in collaborazione con enti di ricerca, fondazioni, altri partner pubblici e privati. Gli esiti di questi studi confluiscono in un’attività editoriale diversificata, dalle pubblicazioni monografiche agli atti di convegni, agli articoli in riviste specializzate e si traducono in un’intensa attività espositiva presso prestigiosi musei.
L’Archivio del Moderno, dal 1996 ad oggi, ha al proprio attivo 54 pubblicazioni, tra volumi e brochure; ha promosso 42 convegni e allestito 54 mostre. Organizza inoltre cicli di conferenze, seminari e presentazioni di volumi.