Search for contacts, projects,
courses and publications

Renaissance Literature

People

Prandi S.

Course director

Gianni I.

Assistant

Description

Contenuti

Denaro e letteratura, dal Medioevo al Cinquecento

Sviluppatosi all'interno della riflessione sull'economia familiare – sotto l'egida della filosofia di Aristotele, che aveva appunto posto l'economica tra l'etica e la politica –, il tema delle ricchezze trova un suo primo nucleo di riflessione nel Medioevo, da un lato con la posizione intransigente di Dante, dall'altro con il crescente interesse per le questioni relative alla moneta e alla mercatura dei teologi e dell'ambiente francescano. Il dibattito umanistico, in un contesto già pienamente laico, lega la questione delle ricchezze al ruolo sociale e alla libertà dell'intellettuale. Nel XVI sec. si giunge a una riconsiderazione del ruolo del denaro in una società già condizionata dalle leggi di un'economia "globale". Le ricchezze vengono a inserirsi nella dialettica che oppone i valori della vecchia aristocrazia a quelli della nascente borghesia, incentrati denaro - buone maniere.

Argomenti del corso:
- La natura del denaro: da Adam Smith a Marx a Simmel. Polanyi e la confutazione della teoria dell'homo economicus.
- La riflessione sul danaro nel Medioevo, dalla Patristica ai Francescani. Dante e le ricchezze, dal Convivio alla Commedia. Boccaccio: ricchezze, fortuna, religione.
- L'Umanesimo: il dibattito sulla nobiltà e Bonaccorso di Montemagno. Avarizia e liberalità: Poggio Bracciolini, Matteo Palmieri, Giovanni Pontano. Leon Battista Alberti tra satira e mito: le Intercenali e I libri della famiglia.
- Il Cinquecento: la dignità del mercante: Benedetto Cotrugli, Tommaso Garzoni, Gian Domenico Peri. Ricchezza, pazzia e utopia: Erasmo da Rottardam e Thomas More. Ricchezza, politica e governo: Machiavelli. Ricchezza e buone maniere: Della Casa e Guazzo. Ricchezza e nobiltà: Annibale Romei. Il cavaliere povero: Cervantes e Spenser.
Conclusioni.

Obiettivi

- Avvicinare lo studente alla comprensione del valore simbolico del denaro nel Medioevo e alla sua trasformazione in età rinascimentale, complice il processo di laicizzazione avviato dall'Umanesimo.
- Evidenziare l'apporto dei vari generi letterari rinascimentali nello sviluppo della riflessione su denaro e ricchezze, nonché il rapporto con le fonti filosofiche (Aristotele, Seneca, ecc.) e con la nascente trattatistica economica.
- Stimolare una riflessione comparativa che porti lo studente a interrogarsi sul valore del denaro nella società contemporanea, e sulle ulteriori differenze della situazione attuale rispetto al Quattro-Cinquecento.

Modalità didattiche

Lezioni frontali.

Modalità di valutazione

Esame orale in sessione

Bibliografia d'esame

Saggi generali:
- Paolo Prodi, Settimo non rubare. Furto e mercato nella storia dell'Occidente, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 1-104.
- Karl Polanyi, La grande Trasformazione. Le origini economiche e politiche della nostra epoca, Torino, Einaudi, 1999, pp. 141-172.
Saggi relativi alle singole sezioni del corso:
Medioevo:
Dante: Simonetta Teucci, L' infinito potere del denaro: eredità, debiti, guadagni tra realtà e letteratura, Roma, Aracne, 2019, pp. 44-56.
Boccaccio: Helmut Meter, Il denaro e la fortuna nel Decameron, in Letteratura e denaro: ideologie, metafore, rappresentazioni: atti del 41. Convegno Interuniversitario (Bressanone, 11-14 luglio 2013), a cura di Alvaro Barbieri e Elisa Gregori, Padova, Esedra, 2014, pp. 191-210.
Umanesimo:
- M. Paoli, La question de la richesse et de l'enrichissement dans les livres De familia D'Alberti, in Les Livres de la famille D'Alberti: sources, sens et influence. Sous la direction de Michel Paoli, Paris, Classiques Garnier, 2013, pp. 121-153.
- Francesco Bausi, La mutatio vitae di Poggio Bracciolini. Ricerche sul "De avaritia", in «Interpres. Rivista di studi quattrocenteschi», 28, 2009, pp. 7-30; 43-50; 56-68.

Rinascimento:
- Pierluigi Ciocca, Machiavelli e l'economia, in «Rivista di storia economica», 2, 2013, pp. 249-260.
- Nestore Pirillo, Ragione, usanze, costumi. Dai "precetti della legge cristiana" ai precetti del "vivere nel mondo". Per uno studio su Giovanni Della Casa, in Disciplina dell'anima, disciplina del corpo e disciplina della società tra medioevo ed età moderna, a cura di P. Prodi e C. Penuti, Bologna, Il Mulino, 1994, pp. 539-582.
- Daniela Frigo, Il padre di famiglia: governo della casa e governo civile nella tradizione dell'Economica tra Cinque e Seicento, Roma, Bulzoni, 1985, pp. 151-192.

L’intera bibliografia è disponibile sulla piattaforma iCorsi.

Education