History of written culture

Il corso sarà diviso in tre momenti di studio e di riflessione. Il primo (10 ore) sarà dedicato ad un rapido quadro d'insieme di differenti esperienze di produzione di testi scritti, dal libro di età romana in forma di rotolo di papiro, all'invenzione del libro a pagine, confezionato dapprima su membrana e poi su carta, fino all'avvento del libro a stampa e dell'odierno libro digitale. Un certo spazio sarà concesso anche a testimonianze non librarie, in particolare alla scrittura su legno, documentata dalle tavolette di età classica e medievale, e a quella su muro, realizzata dall'antichità ad oggi con diverse tecniche, dallo sgraffio alle bombolette spray.
Nel secondo momento (10 ore) si concentrerà l'attenzione sui luoghi per eccellenza della conservazione libraria, le biblioteche; dopo aver affrontato il tema della polisemia del termine "biblioteca", ci si soffermerà sulle grandi raccolte librarie dell'età classica, passando poi alle biblioteche monastiche medievali e alle prestigiose raccolte signorili rinascimentali, senza dimenticare le bibliotechine domestiche delle famiglie borghesi-mercantili dell'Italia dei secoli XIV e XV; di seguito si approderà al Rinascimento e poi all'Illuminismo, fino all'idea di biblioteca pubblica e, da ultimo, a quella di biblioteca digitale.
Il terzo momento (8 ore) verrà riservato ad una delle numerose funzioni assegnate allo scrivere; il corso di quest'anno concentrerà l'attenzione sullo scrivere per comporre, proprio dell’atto di invenzione letteraria nella sua espressione materiale; saranno così esaminati alcuni esempi di scritturazioni d'autore, dal petrarchesco codice degli abbozzi Vat. lat. 3196, ai magmatici manoscritti di Leonardo; dai fluidi e instabili autografi d'autore di Torquato Tasso, alle tormentate carte di Giacomo Leopardi; dal ricchissimo corpus degli autografi di Carlo Emilio Gadda, ai postillati provenienti dalla biblioteca di Fabrizio De Andrè.

Il corso si propone di tracciare i lineamenti di una storia della cultura scritta nell'Occidente latino dall'antichità romana fino ad oggi assumendo i punti di vista della produzione, della conservazione e della funzione. Il campo di interesse privilegiato saranno i materiali librari, anche se, riprendendo la visione proposta all'inizio degli anni '50 del Novecento dal paleografo francese Jean Mallon, saranno prese in considerazione anche le testimonianze grafiche trasmesse da altri supporti, indipendentemente dalle tecniche e dai materiali di volta in volta adoperati.

In presence

Il metodo sarà quello indiziario del rilevamento e dell'analisi formale delle caratteristiche materiali dei vari reperti presi in esame, con l'obiettivo di rispondere ad alcune fondamentali domande: che cosa, quando, dove, chi e come.

Presentazione orale e esame orale in sessione.