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Istituzioni di letteratura italiana

Persone

Bisello E.

Docente titolare del corso

Descrizione

Contenuti:
Come ogni disciplina, la Letteratura italiana ha le proprie istituzioni e i propri codici. Il corso si propone di illustrare strumenti e prassi critiche che favoriscano l’accesso ai testi e alla loro “leggibilità”, partendo dai tratti formali del linguaggio letterario (in primis retorico stilistici), per trattare specifici aspetti sottesi alla scrittura letteraria, sia in verso sia in prosa: le strutture della narrazione, l’istituto del commento, i dispositivi allusivi dell’intertestualità, i generi letterari esposti nella loro storicità, i secoli e la periodizzazione: tutte forme e categorie inscritte nell’opera letteraria, e tese a «chiamarla alla presenza» (J. Starobinski).

Obiettivi didattici:
Comprendere ed esaminare i testi letterari nelle loro peculiarità linguistiche e formali; saperli contestualizzare dal punto di vista del genere e in una prospettiva intertestuale; più precisamente: -analizzare un testo poetico riconoscendone le forme metriche, le coordinate storico-linguistiche, gli aspetti stilistici e retorici; possedere strumenti per riconoscere le strutture e la «grammatica» narrativa di base dei testi in prosa; -acquisire terminologia tecnica, apparato concettuale e metodologia necessaria alla descrizione e all’analisi di testi poetici e testi in prosa appartenenti alle varie epoche della storia della letteratura italiana; saperli applicare ad altri testi, sulla base dei presupposti teorici e metodologici affrontati a lezione.

Modalità didattiche:
Lezioni in presenza, alternate con videolezioni registrate in asincrono. Da novembre si svolgerà un ciclo di esercitazioni di scrittura, ideato come parte integrante del corso; esso consisterà in una serie di analisi guidate di testi, sottoposte agli studenti mediante l’assegnazione e correzione di esercizi; questa procedura, quando svolta da remoto, sarà integrata da uno spazio di confronto sincrono su MTeams (con discussione e valutazione delle esercitazioni). La correlata prova in itinere (pari al 30% della valutazione finale) si svolgerà in presenza ai primi di dicembre. La Piattaforma sarà impiegata per testi richiesti nel programma d’esame, per la consegna e la restituzione dei files relativi alle esercitazioni di scrittura, per materiali di approfondimento (pdf di saggi, articoli, documenti di difficile reperimento).

Modalità di valutazione:
Esame scritto, della durata di tre ore [tre ore e mezza per chi sostenga l’esame al 100% in sessione, nel caso in cui non si sia svolta la prova in itinere].
Si ritiene adeguata la prova scritta che, oltre a dimostrare l’assimilazione dei contenuti del corso, e a esprimerli adeguatamente sul piano argomentativo, segua un ordine ragionato del discorso; la prova è tesa a verificare la comprensione e la capacità di analisi di testi letterari con particolare attenzione agli aspetti intertestuali. La valutazione dello scritto è esito di una media ponderata tra il risultato dell’esame in itinere (pari al 30%) e all’esame in sessione (70%), entrambi predisposti in forma scritta. È possibile in alternativa sostenere un unico esame in sessione (con valutazione al 100%), il cui programma – integrato – sarà concordato con la docente.

Bibliografia:
A.
Gli argomenti svolti a lezione e nelle esercitazioni di complemento al corso.
B. Metrica, retorica e stilistica:
- P. G. BELTRAMI, Gli strumenti della poesia, Bologna, Il Mulino, 20022 [le seguenti parti: pp. 11-18; 14 (§ D); 17-19; 20-22; 29-30; 31-35; 40-44; 52-53; 55-56; 63-66; 68-73; 77; 80-86; 88-89; 101-104; 105; 118-120, 122; 124-127; 131; 140-142; 143-144; 149; 151-153; 183-184; 186-188]; in caso di edizioni successive, si procederà col riscontro dei numeri di pagina .
- B. MORTARA GARAVELLI, Manuale di retorica, Milano, Bompiani, 2010 [le seguenti parti: tropi; p. 205; 212 (metonimia), 217 (sineddoche), 239 (sinestesia), 240 (ironia), 250 (antonomasia), 255 (litote), 257 (iperbole), 262 (adynaton), 377 (allegoria), 272 (epanalessi), 276 (anadiplosi), 288 (anafora), 293 (epifora), 267 (asindeto, polisindeto), 299 (paronomasia), 305 (figura etimologica), 283 (climax), 314 (enumerazione), 331 (anastrofe), 333 (iperbato), 350 (antitesi), 354 (ossimoro), 358 (chiasmo), 362 (similitudine) p. 368 (reticenza, preterizione), 401 (allitterazione); in caso di edizioni successive, si procederà col riscontro dei numeri di pagina.
- L. SPITZER, Espressione e linguaggio nel Canto XIII dell’Inferno, in Letture dantesche, a cura di G. Getto, Inferno, vol. I, pp. 223-248, Firenze, Sansoni 1967 [pdf disponibile sulla Piattaforma]; C. Analisi del testo, generi e commento:
- C. SEGRE, Avviamento all’analisi del testo letterario, Torino, Einaudi, 19992 [le seguenti parti: pp. 5-8 (Comunicazione letteraria e Autore), pp. 45-49 (I livelli del testo letterario); 85-90 (Intertestualità); 108-119 (Narratologia); 127-129 (Focalizzazione)];
- H. WEINRICH, Per una storia letteraria del lettore, in Teoria della ricezione, a cura di R.C. Holub, Torino, Einaudi, 1989, pp. 27-42.
- E. RAIMONDI, La metamorfosi della parola. Da Dante a Montale, Bologna, Bruno Mondadori, 2004, [le seguenti parti: pp. 73-120 (Ipotesi sull’intertestualità)];
- T. TODOROV, I generi del discorso, trad. it. Firenze, La Nuova Italia, 1993 [le seguenti parti: L’origine dei generi, pp. 43-61];
- Commento ai testi: atti del seminario di Ascona, a cura di O. Besomi e C. Caruso, Basel, Berkhäuser Verlag, 1989 [all’interno della miscellanea il solo saggio di C. Segre, Per una definizione del commento ai testi, pp. 3-17].
N.B. Per chi debba sostenere l’esame in sessione al 100%, il programma sarà integrato da questi saggi:
- E. R. CURTIUS, Topica, in ID., Letteratura europea e Medioevo latino, trad. it. Firenze, La Nuova Italia, 1995, pp. 93-122 [pdf disponibile sulla Piattaforma];
- Il testo letterario: istruzioni per l'uso, a cura di Mario Lavagetto, Roma-Bari, Laterza, 2007 [il saggio dedicato a: Spiegare (F. Brioschi), pp. 59-80, disponibile sulla Piattaforma].

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