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Letteratura dell'infanzia

Persone

Bisello E.

Docente titolare del corso

Descrizione

Con il movimento del Sessantotto si apre una stagione di sperimentazione sociale, artistica e pedagogica che rinnova dall’interno le istituzioni culturali ed educative. Tra queste, il sistema scolastico e la letteratura infantile - non solo in chiave didattica a scuola, ma anche nella forma di libera lettura - sono talvolta segnati da un’inversione di tendenza nel rapporto maestro-alunni, come anche nella relazione tra autore e lettore, con l’instaurazione, in alcuni casi, di un'autorialità collettiva: è il caso ad esempio di Cipì (1972), la storia di una famiglia di passeri frutto della scrittura cooperativa del maestro Mario Lodi e dei suoi allievi di scuola primaria. Questo appello alla creatività, alla sollecitazione della facoltà “fantastica” nei bambini (Rodari, 1973) è alla base di iniziative simili, come quella del poeta americano Kenneth Kock, che, dai suoi laboratori di poesia nella periferia romana, ricava un libro dove i bambini sono protagonisti dell’atto creativo (1978). Ancora al primato dei criteri della libertà inventiva e della profondità formale è improntata l'antologia Pin Pidìn a cura di Antonio Porta e Giovanni Raboni (1978), che raccoglie i più importanti poeti del secondo Novecento (Zanzotto, Sanguineti, De Angelis ecc.). Di questi esiti letterari non va giudicato solo il fattore estetico, ma soprattutto il potere di liberazione immaginativa, nella misura in cui i mondi possibili della letteratura stimolano alla ricerca di realtà alternative (Bettarini, 1982). Accanto alla poesia, il corso introduce, attraverso la raccolta di Calvino, Fiabe italiane (1956), al genere della fiaba, altro tradizionale vettore dell’immaginario, se è vero, come scrive Rodari, che «la fiaba è il luogo di tutte le ipotesi».

Obiettivi

Il corso intende fare conseguire le seguenti capacità:

  • definire un percorso ragionato nel panorama della cultura italiana, dal ‘68 agli anni Zero, che rifletta  sulle innovazioni artistiche e e pedagogiche riguardanti l’infanzia, con particolare attenzione ai bambini come lettori
  • correlare il corpus testuale proposto (poesie, fiabe, saggistica) con le svolte storiche e culturali relative all’infanzia
  • estendere anche ad altre produzioni testuali le competenze di lettura e commento critico acquisite durante il corso

Modalità di insegnamento

In presenza

Impostazione pedagogico-didattica

Lezioni in presenza con momenti di discussione comune (in presenza o da remoto per scritto) 

Modalità d’esame

Progettazione di uno strumento didattico (in poesia o in prosa con fiabe e favole) a partire da raccolte d’autore. 

In allegato Bibliografia e Programma d'esame

 

 

Offerta formativa