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Il Bauhaus: un modello concettuale

Persone

Neri G.

Docente titolare del corso

Gatta L.

Assistente

Descrizione

«Il Bauhaus, una volta realtà, oggi è favola», scrisse Tomás Maldonado nel 1970. Oggi, a oltre cent’anni dalla sua fondazione, la rivoluzionaria Scuola d’arte, architettura e design creata da Walter Gropius nel 1919 e chiusa dai Nazisti nel 1933 è diventata addirittura un mito, celebrato da università, libri, mostre, film, musei, siti web e progetti promossi dall’Unione Europea, come il recente “New European Bauhaus”. Un simile fenomeno stimola molteplici domande: che cosa è stato il Bauhaus? Che esiti ha avuto sulla cultura progettuale del XX e XXI secolo? In che modo la sua eredità è stata tramandata, filtrata, arricchita, criticata e distorta? Che cosa ci può ancora insegnare?

Obiettivo del corso è di approfondire la storia “lunga” del Bauhaus per comprenderne i caratteri eccezionali, il contributo multidisciplinare dei suoi protagonisti (Gropius, Hannes Meyer, Mies van der Rohe, Paul Klee, Kandinsky,Marcel Breuer, Josef e Anni Albers, Moholy-Nagy, Johannes Itten, Gunta Stölzl, Hilberseimer, Marianne Brandt, ecc.) e le conseguenze culturali che tale Scuola ha avuto nel corso della sua breve ma intensa vita e oltre. La “diaspora” del Bauhaus ha infatti prodotto effetti in tutto il mondo, dal Giappone all’Africa, dagli USA all’India, che continuano ancora; allo stesso tempo, per molti il Bauhaus è stato anche (in maniera spesso ambigua) il bersaglio di una forte critica al modernismo. Il Bauhaus, in questo senso, è stato realtà e utopia, capro espiatorio e mito fondativo, icona negativa e modello concettuale. Così anche noi, attraverso questo corso, cercheremo di specchiarci nella sua eredità: non in quanto Vangelo (come lo definì Reyner Banham), ma come opera aperta, dai molteplici significati, in cui ogni generazione ha trovato domande e risposte.

Obiettivi

Obiettivo del corso è di approfondire la storia del Bauhaus per comprenderne i caratteri eccezionali, il contributo multidisciplinare dei suoi protagonisti (Gropius, Hannes Meyer, Mies van der Rohe, Paul Klee, Kandinsky,Marcel Breuer, Josef e Anni Albers, Moholy-Nagy, Johannes Itten, Gunta Stölzl, Hilberseimer, Marianne Brandt, ecc.) e le conseguenze culturali che tale Scuola ha avuto nel corso della sua breve ma intensa vita e oltre.

Modalità di insegnamento

In presenza

Impostazione pedagogico-didattica

Lezioni ex cathedra + seminario

Modalità d’esame

Paper da consegnare durante la sessione d'esame

Offerta formativa