Ricerca di contatti, progetti,
corsi e pubblicazioni

Cultura e scrittura in lingua italiana

Persone

Bisello E.

Docente titolare del corso

Schellino M.

Assistente

Descrizione

Il corso analizza il modo in cui viene percepita la cultura italiana dagli stranieri e come la loro visione sia rispecchiata nelle relative narrazioni.

La letteratura di scrittrici e scrittori migranti è un fenomeno emerso in Italia tardivamente rispetto ad altri Paesi europei come Francia e Inghilterra. Le prime approssimazioni al genere risalgono agli anni Novanta, ottenendo visibilità attraverso iniziative dapprima isolate (come la banca dati “Basili” di Armando Gnisci, ora sul sito dell’Accademia dell'Accademia della Crusca: https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/basili--limm-in-rete-la-nuova-banca-dati-dedicata-agli-scrittori-immigrati-in-lingua-italiana-e-alla/23593 ), e poi nella scia di interessi primariamente etnografici e sociologici (l’attenzione rivolta alla marginalità). Tuttavia, l’ingresso canonico delle scritture di migrazione nella storia letteraria italiana avviene in anni molto recenti (Alfano - De Crisrofaro 2018), quando voci come quelle di Gabriella Ghermandi, Igiaba Scego, o Erminia Dell’Oro non vengono più interpretate soltanto come espressioni di spaesamento o subalternità, ma come presenze autoriali a tutti gli effetti, nel loro dialogo poetico ed estetico con la tradizione letteraria italiana. 

Una prima parte del corso, di natura istituzionale, riflette su esempi storici di eteroglossia europea (G. Folena,1983), con una focalizzazione sugli aspetti culturali e linguistici dell’adozione dell’italiano come lingua di prestigio culturale nell’Europa cosmopolita del Settecento.

La parte monografica del corso quest’anno si incentra sulla letteratura coloniale e post-coloniale italiana, con riferimento specifico alla realtà eritrea (attraverso Erminia Dell’Oro) e libica (con il caso di Luciana Capretti). Dopo una mappatura delle scritture della “diaspora” africana in Italia, ci si concentrerà sul tema del “doppio sguardo” teorizzato e praticato da queste scrittrici, sospese tra due civiltà e la cui vera patria è la letteratura: «appartengo soltanto alle mie parole» (J. Lahiri, In altre parole, 2016).

Obiettivi

Il corso si prefigge di:

• osservare la civiltà italiana e la pratica della sua lingua letteraria ad opera di scrittori stranieri, classici e contemporanei, di diversa provenienza; il campo d’indagine sarà la prosa di genere epistolare, insieme al romanzo e al racconto;

• sapersi orientare nel fenomeno della letteratura della migrazione ad opera di scrittori stranieri in lingua italiana nell’ultimo Trentennio (1990-2020).

 

Modalità di insegnamento

In presenza

Impostazione pedagogico-didattica

  • Esposizione dei presupposti teorico-letterari del corso con lezioni frontali;
  • Lettura e commento in aula dei brani di romanzi e racconti scritti in italiano tra XX e XXI secolo;

 

 

Modalità d’esame

        Esame orale (tempo di svolgimento: 30 minuti)

 Criteri di valutazione: si valuteranno la conoscenza dei contenuti esposti durante il corso, l'assimilazione dei testi letti e commentati a lezione, la capacità di rielaborazione critica e di ricostruzione di uno specifico genere di recente definizione.

 

Offerta formativa