L'architettura in Ticino, 1945-2000

Un itinerario storico-critico tra resistenza e disincanto

Il corso si propone d’indagare le premesse e le ragioni che hanno determinato la fortuna critica internazionale dell’architettura ticinese (e, in ultima istanza, la fondazione di questa stessa Accademia di architettura). Le lezioni saranno articolate attorno a temi trasversali che porranno a confronto, situandole in un contesto più ampio, le esperienze dipanatesi in Ticino dal dopoguerra a oggi. Tra questi temi vi sarà: l’eredità di Le Corbusier nella seconda generazione dei Moderni; la nozione di “funzionalismo”, declinata nelle diverse accezioni che viene assumendo nel dopoguerra; il rapporto con il sito e il desiderio di “radicare” il Moderno; l’emergere di una concezione territoriale dell’architettura; il costruire moderno e i suoi valori “espressivi”.

Il corso si propone di indagare l’architettura del Cantone Ticino nel secondo Novecento, muovendo dallo studio delle principali opere e offrendo agli studenti degli “strumenti critici” utili ad affinare le proprie capacità analitiche, per formare dei criteri di giudizio razionali e, in ultima istanza, dare ragione del proprio modo di progettare. Le lezioni si terranno in italiano, ma gli studenti potranno disporre di materiale didattico in inglese (e in parte in francese). L'esame potrà essere sostenuto in italiano o in inglese (in casi particolari, previo accordo con il docente, anche in tedesco o francese).

In presenza

Il corso è articolato in una serie di lezioni ex cathedra integrate da interventi di relatori invitati; verrà dedicata una particolare attenzione agli “strumenti critici” proposti per l’analisi dell'architettura del XX secolo.

Orale durante la sessione d'esame: l'esame è orale e verte sul lavoro presentato dallo studente ("tesina"). L'esame potrà essere sostenuto in italiano o in inglese (in casi particolari, previo accordo con il docente, anche in tedesco o francese).