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Mosca ricostruita (1813-1843). Architetture, fonti, interazioni

Persone

 

Tedeschi L.

(Responsabile)

Abstract

Il convegno di studi, articolato in due sessioni (Mendrisio-Montagnola, 2016 e Mosca, 2017), si propone di apportare un nuovo contributo critico in merito all’architettura che caratterizza la ricostruzione di Mosca dopo l’incendio del 1812. Evento che indusse profonde trasformazioni a livello urbano e infrastrutturale, facendo sì che Mosca diventasse, tra gli anni dieci e quaranta del XIX secolo, una città di stampo più europeo e favorì il diffondersi di un nuovo linguaggio architettonico definito dalla storiografia russa come “Moskovskij stil’Ampir”. Questa denominazione viene ad implicare una ampia riconsiderazione di carattere storiografico in grado di confrontare le differenti letterature in merito all’ architettura così denominata, facendo poi seguire a ciò puntuali analisi tese a chirire le modalità di costruzione di un inedito linguaggio, sia pure fondato su un pregresso che si somma alla tradizione costruttiva locale quale si manifesta nelle opere progettate e realizzate. Il convegno è stato concepito proprio allo scopo di mettere a fuoco le complesse problematiche che il tema propone. In principio si intende porre l’attenzione sulla progressiva affermazione del “Moskovskij stil’Ampir”, andando ad indagarne il contesto teorico, dottrinario e culturale, il diversificato dibattito storiografico e le sue ricadute, per definire secondo nuovi paradigmi le ragioni che hanno portato a una tale formulazione e più specificatamente ciò che riguarda i caratteri peculiari di questo “stile”, i suoi ormeggi teorici. Il fine è di rintracciarne assonanze e differenze rispetto alle analoghe e sincroniche esplicitazioni linguistiche europee. Interrogarsi in merito a questa storiografia internazionale, inoltre, significa porre le fondamenta per una analitica ricognizione sul progettato e sul costruito, soggiacente a una inquadratura prospettiva in grado di rivedere l’intera querelle non soltanto in una nuova luce ma anche con una ricchezza di argomentazioni, di dati, di strumenti fino ad oggi mai unitariamente impegnati sul tema. Espletata questa riflessione, seguirà il momento della verifica sul progettato e costruito a Mosca che chiama in causa un fascio di interrogativi suscitati dalla curvatura prospettica messa in atto. Questo comporterà l’interrogarsi sulla contaminazione o ibridazione di differenti lessici corrispondenti a tradizioni culturali autoctone o, all’opposto, a modelli di importazione o imposti dall’alto che richiamano a vario titolo i processi istituzionali, i percorsi formativi degli architetti implicati e le diverse maestranze coinvolte, caso per caso. Lo scopo è quello di andare oltre il dibattito storiografico trascorso, focalizzato sul solo evento storico e sulla sua datazione. Si vuole approfondire la dimensione dialettica offerta da questa realtà architettonica; una realtà che viene a strutturare lo scenario moscovita fino a cambiare la vita stessa di Mosca e le dinamiche sociali dell’intera città, il suo stesso carattere, mescolando istanze teoriche, questioni storiografiche e apparati documentali, per poter dibattere l’esito complessivo e particolare di questa “ricostruzione” enucleando gli elementi caratterizzanti o generativi di questo dichiarato “Moskovskij stil’Ampir”, la cui prima definizione è dell’architetto Fomine risale al 1904, in un fervido momento di rinnovamento culturale.Il convegno è curato da Letizia Tedeschi (Direttrice Archivio del Moderno, Mendrisio) e Julia Klimenko (Prof. Dr. MARCHI, Mosca) ed è promosso dall’Archivio del Moderno (Accademia di architettura di Mendrisio, Università della Svizzera italiana) unitamente al MArchi di Mosca (Istituto di architettura).

Informazioni aggiuntive

Data d'inizio
01.11.2016
Data di fine
31.01.2017
Durata
3 Mesi
Enti finanziatori
SNSF
Stato
Concluso
Categoria
Swiss National Science Foundation / Scientific Conferences