La presenza italiana in Francia in epoca napoleonica: un moderno sistema delle arti riflesso della mise en scène di un ideale classico
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Abstract
La ricerca, condotta da Barbara Boifava, è finanziata dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica, con una borsa di studio per ricercatori esordienti da svolgersi presso il Centre Ledoux, INHA Institut national d´histoire de l´art, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, ed è stata avviata contestualmente al progetto incentrato sulla figura dell´architetto ticinese Luigi Canonica e la cultura architettonica francese e italiana nel periodo napoleonico, promosso dall´Archivio del Moderno dell´Accademia di architettura dell´Università della Svizzera italiana di Mendrisio e dal Centre Ledoux, INHA-Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, in collaborazione con la scuola dottorale in Culture e trasformazioni della città e del territorio dell´Università degli Studi Roma Tre.Nel complesso di manifestazioni e modalità che rendono operante lo scambio tra la cultura architettonica italiana e francese in epoca napoleonica, investigare lo scenario per lo più inedito della presenza italiana in una Parigi capitale politica e culturale dell´Europa, equivale a selezionare un preciso campo d´indagine nell´ampia prospettiva di una già tracciata histoire de regards, dove l´immagine dell´Italia vista dalla Francia viene resa attraverso nuovi e molteplici livelli di percezione che confermano un processo alternato di emulazione e un complesso sistema di relazioni di reciprocità, in grado di aprire nuove prospettive allo studio delle fitte trame che sottendono l´incontro tra due culture egemoni promotrici di una "nuova modernità".