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Letteratura e libri di testo

Persone

Bisello E.

Docente titolare del corso

Descrizione

Il genere dell’antologia letteraria, con la selezione di testi esemplari che propone, è oggetto di costante revisione nel tempo, giungendo ai pubblici dei lettori come la risultante di rotture e riallineamenti con la tradizione, via via adeguati a successive e riformate idee di canone letterario. Sia essa allestita appunto come strumento “di punta” della canonizzazione letteraria, sia nella veste di libro di testo scolastico, l’antologia dà cittadinanza e ordine ad autori e opere, valorizzandone alcuni e marginalizzandone altri.

Considerato che ogni florilegio opera per estrazione e ricomposizione/reframing di una serie di scritture poetiche in sé conchiuse nella loro organicità, esso si trova a fare i conti con l’integrità fantasmatica delle raccolte originali precedenti, che l’antologia soltanto può evocare, richiamandone l’assenza nei suoi frammenti. 

Il programma di quest’anno si soffermerà su alcuni snodi della riflessione estetica e poetica presenti nelle antologie dagli anni Sessanta ad oggi, in riferimento al tema comune di quest’anno: “Fantasmi, simulacri, ombre”.

Il primo aspetto riguarda il motivo antropologico dell’ombra, del revenant, che la critica ha rilevato come una tendenza ricorrente a partire dalla poesia italiana degli anni Sessanta, e che assume talvolta le forme di «figure dei morti al centro di rituali evocativi» (Testa 2005) che fanno della poesia l’ideale sede di un «archivio storico» del rimosso (Orlando, 1993). Il secondo punto chiama in causa e problematizza la rarefazione o “fantasmizzazione” delle identità di autori e loro opere che è visibile in una recente silloge (Di Dio, 2023): qui la narrazione inglobante della cornice (con le parti paratestuali) predomina infatti sulle individualità poetiche degli autori e sulla coesione e sviluppo delle loro raccolte. Un terzo e ultimo ambito si rivolge all’antologia scolastica, partendo dal concetto di “fantastico” (nel suo etimo comune a fantasma, nel senso di ciò che appare alla sola immaginazione), che Luciano Bianciardi pone al centro di Azimut (1969). Nel suo libro di testo per le scuole medie, Bianciardi sceglie come criterio organizzatore dei tre volumi proprio il dispiegarsi della fantasia, che a qualche anno di distanza Gianni Rodari teorizzerà, nella Grammatica della fantasia (1973) come “facoltà” più importante ancora della “logica” nell’intero processo educativo. 

Obiettivi

.- Capacità di ricostruire un quadro storicamente articolato dell’istituto dell’antologia poetica, dagli antecedenti ottocenteschi (Crestomazia di Leopardi) fino alle sillogi più recenti, con attenzione specifica al decennio degli anni Sessanta e a contemporanee proposte di ripensamento dei criteri di organizzazione/allestimento antologico.

- Dimostrare di sapersi orientare nei criteri formali e ideologici di inclusione/esclusione dei canoni antologici a seconda delle distinte epoche, in relazione alle poetiche ed estetiche del periodo, concentrandosi sulla decade 1960-’70 e con un’incursione nel contemporaneo.

- Sapere rielaborare criticatamente e con ampiezza di visione storica i contenuti dell’insegnamento, esponendoli e motivandoli con ordine, padronanza di giudizio, chiarezza e autonomia di pensiero.

Modalità di insegnamento

In presenza

Impostazione pedagogico-didattica

Lezioni frontali partecipate, con invito a lezione di studiose specialiste del tema.

Modalità d’esame

Esame orale in sessione della durata di 30 minuti all’incirca.

 

Offerta formativa