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Letteratura del Settecento e del primo Ottocento

Persone

Garau S.

Docente titolare del corso

Descrizione

Naturale / artificiale: poesia e improvvisazione in Arcadia

Il movimento arcadico, nato a Roma alla fine del Seicento e da lì rapidamente diffusosi in gran parte della penisola, in reazione alla maniera e agli eccessi dell’espressione barocca, per restituire alle arti e alla letteratura il «buon gusto», riassume in sé – ab origine e in modo esemplare – i due poli interrogati dall’attuale tema annuale del Master. Sembra infatti quasi una contraddizione in termini (spesso rilevata dai critici successivi) che il richiamo dell’Arcadia alla naturalezza e alla semplicità si fondi sull’evocazione di una realtà geograficamente quanto storicamente lontana, tràdita in primis dall’immaginario letterario e ricostruita attraverso l’artificio delle note modalità di organizzazione e autorappresentazione arcadiche. 

Sul piano delle forme espressive, non a caso, assume in questo contesto un ruolo di rilievo la poesia estemporanea, o all’improvviso, pratica culturale largamente condivisa nei raduni degli Arcadi, anche da alcune figure di spicco femminili, che si radica nell’idea di un’ispirazione poetica istintiva – così come, d’altra parte, risulta costantemente esposta al rischio di cadere nelle convenzioni di formule e di schemi fatti. Si tratta di un’esperienza non solo da ricollegare all’interesse settecentesco per il funzionamento dell’immaginazione, ma anche foriera della fascinazione poi soprattutto romantica per la poesia naturale dei bardi popolari. 

Il seminario intende, in un primo momento, ricostruire un ambiente e i suoi gusti, nonché la sua spesso problematica ricezione, nonostante il fatto che l’Arcadia rappresenti forse il primo movimento culturale organizzato su scala nazionale, il cui interesse oggi risiede anche nella sua capacità di proporre una sintesi tra le arti, la sua apertura alle scienze, il ruolo giocato dalle donne. Un secondo momento sarà dedicato invece nello specifico al tema dell’improvvisazione, attraverso l’approfondimento di singoli casi di studio. Lo scopo sarà di proporre, da un lato, un inquadramento del fenomeno e delle sue funzioni nello specifico contesto culturale, dall’altro una riflessione di carattere anche teorico e metodologico su forme e convenzioni, modalità di trasmissione e tradizioni di una forma d’arte “naturale”, improntata all’attimo e alla performance.

Obiettivi

Obiettivo del seminario è di condurre i partecipanti a gestire un corpus di testi circoscritto, nel loro contesto storico e seguendo alcune direttrici e nuclei problematici predefiniti in base al tema annuale del Master. Sarà richiesto, da un lato, l’approfondimento autonomo di un tema dato (compresa la relativa ricerca bibliografica), che si tratterà di esporre in forma orale e poi scritta; dall’altro lato, si eserciteranno il coordinamento con gli altri partecipanti e la messa in dialogo delle diverse prospettive affrontate, attraverso la partecipazione alla discussione e la gestione (guidata) della stessa.

Modalità di insegnamento

In presenza

Impostazione pedagogico-didattica

Dopo le lezioni di carattere introduttivo, sostanzialmente frontali, seguiranno le presentazioni, gestite dai gruppi di lavoro, precedute da precise consegne di lettura per gli altri partecipanti del seminario e dalla definizione di spunti per la riflessione comune. Le presentazioni saranno preparate da momenti di discussione a gruppi, con la docente; la parte conclusiva del seminario e un feedback collettivo finale saranno a cura della docente.

Modalità d’esame

La valutazione prenderà in considerazione da un lato la partecipazione attiva ai lavori e la presentazione (30%), dall’altro, la versione scritta del proprio exposé (70%).

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