L'architettura del XX secolo in Ticino: guida storico-critica

L´Archivio del Moderno ha avviato una ricerca pluridisciplinare sul territorio del Cantone Ticino focalizzata sull´architettura del XX secolo, in conformità con i propri orientamenti di ricerca e con i termini della propria missione, ma anche in stretta relazione con quanto suggerito dalle linee di programma cantonali. La vocazione dell´Archivio del Moderno si traduce, in questo caso, in uno studio fondato su un approccio storico-critico alla costruzione del territorio ticinese nel XX secolo. Uno studio che si propone di caratterizzare, entro un determinato quadro socio-economico, lo sviluppo delle infrastrutture territoriali (strade, ferrovie, bonifiche, centrali elettriche) e quindi di cogliere l´evoluzione di una coscienza pianificatrice; che mira inoltre a riconoscere l´azione di vocazioni territoriali (come il turismo) o di politiche culturali (come l´edilizia scolastica negli anni Sessanta-Ottanta) che influirono in modo determinante sul territorio; e infine uno studio che intende mettere a fuoco e situare criticamente opere, figure, filoni di ricerca, tendenze, in relazione alla cultura architettonica svizzera e internazionale. Il progetto, commissionato nel 2003 dal Dipartimento delle Finanze e dell´Economia del Cantone Ticino, prevede la pubblicazione di un volume in due tomi, il primo dei quali raccoglierà saggi storico-critici e un ricco apparato iconografico e bibliografico, mentre il secondo sarà configurato come un´agile guida geo-referenziata.Nell´ambito di questo progetto di ricerca è in corso un approfondimento dedicato al Bagno pubblico di Bellinzona opera esemplare realizzata dagli architetti Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati e Ivo Trumpy. Muovendo dalla documentazione conservata nel Fondo Aurelio Galfetti dell´Archivio del Moderno (puntualmente integrata da documenti raccolti in archivi pubblici e collezioni private), tale approfondimento porterà nell´autunno 2009 alla realizzazione di una mostra (presso la Galleria dell´Accademia di architettura) e di un volume monografico curati da Bruno Reichlin e Nicola Navone.