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Fonti iconografiche per la storia dell’architettura e del territorio del Cantone Ticino - Progetto Memoriav

Persone

 

Navone N.

(Responsabile)

Bergossi R.

(Collaboratore)

Caletti- Zonca M.

(Collaboratore)

Cortat S.

(Collaboratore)

Iacobucci R.

(Collaboratore)

Abstract

Il progetto mira all’ordinamento e alla valorizzazione della documentazione fotografica conservata nei fondi Hans Jacob Fluck, Aurelio Galfetti e Flora Ruchat-Roncati, presso l’Archivio del Moderno di Mendrisio, che per le specificità professionali dei loro produttori costituiscono fonti rilevanti per la storia del territorio ticinese.
L’archivio dell’ingegnere rurale H. J. Fluck (1891-1947) è costituito di documenti relativi alla propria formazione e all’attività professionale, quest’ultima rappresentata soprattutto dalla direzione dei lavori per il Piano del Reno sangallese (1942-1945) e per la bonifica del Piano di Magadino (1917-1918 e 1932-1942), opera cruciale per la costruzione del territorio ticinese. Oltre a questo, il fondo si contraddistingue per una duplice rilevanza internazionale e storico-fotografica. Esso contiene, infatti, numerose e rare testimonianze dei territori balcanici per gli anni 1926-1928, periodo in cui H. J. Fluck fu nominato dalla Società delle Nazioni capo-esperto della Commissione mista d’emigrazione greco-bulgara per l’adeguata ripartizione dei terreni fra le popolazioni espatriate o raminghe.
Quanto all’aspetto storico-fotografico, sono confluite nel fondo varie tipologie di supporto: negativi di diversi formati, lastre di vetro (alcune delle quali non utilizzate), fotografie e stampe fotografiche.
Si conserva infine attrezzatura per fotografia su lastra di vetro.
Caratterizzata da un percorso comune tra gli anni 1961-1970, l’opera degli architetti Aurelio Galfetti (1936) e Flora Ruchat-Roncati (1937-2012) (che in quegli anni lavorano in associazione con Ivo Trümpy) è una delle testimonianze più alte di quella vocazione “territoriale” che orienta l’attività dei maggiori architetti ticinesi del secondo Novecento.
Protagonisti del rinnovamento dell’architettura ticinese, nel corso degli anni Sessanta progettano – tra le opere più importanti – la Scuola di Riva San Vitale, il Bagno di Bellinzona, gli Asili di Riva San Vitale e di Viganello, il restauro della chiesa della Santa Croce a Riva San Vitale e l’ospedale neuropsichiatrico di Mendrisio. Contemporaneamente, sia Aurelio Galfetti che Flora Ruchat-Roncati lavorano, sotto la direzione di Rino Tami, al disegno dei manufatti per l’autostrada N2 Chiasso-San Gottardo, opera fondamentale per l’attuale assetto del territorio ticinese ed esempio tra i più acclamati di autostrada alpina. Dal 1970 la loro carriera professionale segue traiettorie dapprima tangenti, poi viepiù distinte, ma egualmente segnate da un serrato confronto con il tema infrastrutturale.
Gli archivi di Aurelio Galfetti e Flora Ruchat-Roncati offrono una documentazione fotografica dei loro principali progetti, conservata su diversi tipi di supporto (negativi e stampe in b/n e a colori, diapositive, Ektachrome). L’indagine sarà concentrata sugli anni della comune collaborazione, prestando particolare attenzione alle opere di più spiccato carattere infrastrutturale e territoriale

Informazioni aggiuntive

Data d'inizio
01.01.2015
Data di fine
31.12.2017
Durata
36 Mesi
Enti finanziatori
Enti privati
Stato
Concluso
Categoria
Research Contracts / Private Sector